Keith Haring, about art: a Milano

Il maestoso edificio di Palazzo Reale a Milano ospita una nuova mostra fino al prossimo 18 giugno. Insieme alla mostra “Manet e la Parigi moderna”, che ha aperto i battenti dallo scorso 8 di marzo, l’ex sede del governo di Milano ha già dato inizio alla mostra “Keith Haring, about art”. Keith Haring è stato un disegnatore e graffitista statunitense morto a trentuno anni a causa dell’ AIDS. L’artista americano nacque nel 1958 in Pennsylvania e fin da piccolo venne attirato dal mondo dei cartoni e dei fumetti. Essendosi trasferito a New York e una volta lasciata la prestigiosa School of Visual Art, iniziò la sua carriera di graffitaro disegnando nel contesto urbano della Grande Mela. Lo stile di Haring è caratterizzato da figure essenziali, stilizzate e dinamiche con contorni spessi e colori accesi che ricordano la grafica degli annunci pubblicitari. I temi più trattati da lui sono il razzismo, il capitalismo, la droga e l’AIDS, la malattia che causò la sua morte prematura nel 1990. La sua ultima opera finita si trova a Pisa su una facciata del convento di San Antonio. La mostra milanese è un’occasione per far conoscere meglio questo artista morto troppo giovane alle nuove generazioni. La mostra propone nel complesso 110 opere, molte di grandi dimensioni, inedite e mai approdate in Italia provenienti da collezioni private e pubbliche americane, europee e asiatiche. Le opere sono inserite in un contesto emozionante e pieno di rimandi alla vita di Haring. Molte opere saranno affiancate a quelle di autori di epoche diverse dai quali Haring ha preso ispirazione. Fra Pollock, Klee e Dubuffet ci sono anche calchi della colonna Traiana, maschere australiane e quadri rinascimentali. La mostra è quindi una fusione dell’arte moderna a quella del passato attraverso alle opere con temi di attualità di uno dei più grandi street artists del secolo passato.
Giovanni D’Elia – Classe 2C