Profumo di Natale – Racconto

Peter si era reso conto solo la sera prima che doveva ancora comprare tutti i regali. Ogni anno era sempre la stessa storia: un regalo per Timmy, un regalo per Janet e un regalo per… anzi no, nessun regalo per Jill. Jill era morta ormai da cinque mesi, perchè continuava ancora a pensare a Jill?
Jill era la donna delle pulizie della famiglia Cotney. L’aveva assunta Janet, la moglie di Peter, per aiutarla a fare le faccende di casa mentre lei aspettava Timmy. Timmy poi si era affezionato a lei e Janet si era vista costretta a prolungare il contratto della colf peruviana. Peter odiava Jill, faceva il suo lavoro in modo superficiale e impreciso. Ogni volta che faceva la lavatrice metteva i panni a stirare nella terrazza dove la famiglia Cotney soleva pranzare, ogni volta che stirava lasciava l’asse da stiro in mezzo al corridoio. Ogni volta che faceva la lavapiatti metteva stoviglie, posate e bicchieri sparsi a caso sui ripiani, come se non facesse caso agli appositi cesti di plastica per le posate e agli spunzoni dove infilare i bicchieri. Inoltre Jill andava pazza per la cioccolata, ogni volta non sapeva trattenersi dal mordicchiare la tavoletta che Peter aveva comprato e che custodiva gelosamente nel frigorifero. Infine ogni volta che Peter rientrava in casa dopo che c’era stata Jill a lavorare, sentiva una forte puzza di fumo. Peter aveva invitato più volte la donna a fumare fuori dal terrazzo ma lei ogni volta negava di aver fumato facendo polemiche e protestando cercando di nascondere cio che era palese: era una fumatrice incallita, frequentatrice di circolini di canasta e burraco. Nonostante fosse un’antipatica, svogliata, superficiale, scontrosa colf peruviana, i coniugi Cotney dovevano pagare alla signorina Jill uno stipendio mensile abbastanza elevato. Non potevano licenziare Jill: Timmy si sarebbe dispiaciuto troppo. Timmy era l’unico della famiglia al quale Jill piaceva. Questa cosa Peter non la capiva per niente. Jill non considerava per niente Timmy quando si vedevano o almeno così gli sembrava: Jill pensava solo a una cosa, al suo stipendio.Tuttavia cinque mesi prima la famiglia Cotney era stata informata del fatto che Jill era morta in un incidente stradale mentre tornava ubriaca a casa dal circolino. Timmy ci era rimasto malissimo e non era voluto andare a scuola per due giorni, questa cosa aveva fatto irritare Peter moltissimo perchè continuava a non capire come mai Timmy tenesse tanto a lei. Ci teneva così tanto che ogni anno lo costringeva a comprare un regalo di Natale per lei. Quest’anno però Peter aveva un regalo in meno da fare.
Ogni venticinque dicembre Janet e Peter si alzavano la mattina presto per mettere i regali per Timmy sotto l’albero di Natale e poi andavano a svegliare il bambino. Anche quella mattina Janet e Peter andarono a svegliare Timmy. Timmy si alzò dal letto, entrò in salotto e assunse subito un’ espressione insicura, turbata. Si avvicinò all’albero e iniziò a scartare i regali. Uno dopo l’altro apriva i pacchi, osservava il contenuto e passava al pacco successivo. Nessun regalo però era riuscito a far cambiare la strana espressione di insicurezza sulla faccia di Timmy. Esisteva una sola cosa che avrebbe potuto cambiare quell’espressione: l’odore di Jill.
Timmy conosceva Jill da quando era nato e da quando era nato era abituato a sentire l’odore di fumo e gin di pessima qualità di Jill. Era un odore tremendo e unico: Timmy non aveva mai sentito quell’odore nella casa dei suoi amici o dei suoi cugini, lo sentiva solo nella sua casa. Sapeva che era strano da pensare ma ogni volta che entrava in casa e sentiva quel puzzo si sentiva rincuorato e rassicurato, lo riportava alla quotidianità e lo faceva sentire a casa. La mattina di Natale l’odore era più forte poiché il giorno della vigilia Jill, prima di venire a lavorare la sera stava tutto il giorno al circolino a festeggiare e a bere e fumare. Quando la colf entrava in casa alle cinque tutto il tanfo della signorina Jill si sprigionava in tutte le stanze più intenso del solito. Quando Timmy si alzava la mattina di Natale, quell’odore gli infondeva felicità e la voglia di incominciare l’anno nuovo. Ma quella mattina l’odore non c’era nel salotto di casa Cotney. Con la morte di Jill il Natale per Timmy aveva qualcosa in meno. Senza saperlo, l’antipatica, superficiale, svogliata colf peruviana ogni anno faceva a Timmy il regalo di Natale più bello di tutti.
Giovanni D’Elia – Classe 2C