Quando gli hacker attaccano il mondo…

Nella giornata del 12 maggio 2017 è avvenuto un attacco hacker a livello mondiale che ha colpito 100.000 sistemi in 105 paesi tra cui Russia, Ucraina e Taiwan. In tutto ci sono stati decine di migliaia di attacchi in contemporanea, un numero di proporzioni mai viste. Non si è capito ancora da dove sia partito il malware, ma secondo le indiscrezioni si pensa che sia stato rilasciato da EternalBlue, una cyberarma della Nsa. Il malware, chiamato WannaCry, blocca le macchine che vengono infettate finché non viene inoculata una procedura di sblocco a fronte di un pagamento in bitcoin. In Gran Bretagna il malware si è infiltrato soprattutto negli ospedali e in Italia nelle Università, come la Bicocca di Milano.
Nel quartier generale del Cnaipic si lavora sulla prevenzione: il loro obiettivo è quello di raccogliere più infrastrutture possibili per difendersi. Secondo le prime ricerche i portafogli di bitcoin associati con i cybercriminali si stanno già riempendo; pagare potrebbe essere inutile, però, infattti non si sa se i responsabili rilasceranno i codici di sblocco per cui la gente è obbligata a versare le somme di trecento euro. Per le persone che temono di essere hackerate se non hanno già provveduto, gli esperti consigliano di installare la patch MS17-010 oppure di fare un backup su un hard-disk esterno, ad esempio una chiavetta USB in modo che, se il computer venisse infettato, ne rimarebbe una copia protetta.
Michele Meglio, Riccardo Statzu & Greta Bacconi – Classi 1B & 3D