Wonder Woman, l’eroina DC al cinema

Wonder Woman è la prima eroina DC ad apparire sul grande schermo. Il film è stato diretto da Patty Jenksin, mentre Jason Fuchs è l’autore della sceneggiatura. Nei panni di Wonder Woman c’è Gal Gadot, la quale si è allenata duramente per interpretare il ruolo alla bisogna. La storia narra delle origini della famosissima eroina dei fumetti DC, creata nel 1941. Diana, modellata nell’argilla, nata dal soffio di Zeus, è figlia della regina delle Amazzoni, popolo guerriero composto di sole donne, che vive nell’isola di Tamishira, nascosta all’occhio umano. Fin da piccola è così affascinata dalle arti guerriere, tanto da decidere di allenarsi di nascosto. Cresciuta, Diana è ormai diventata una perfetta combattente, la più forte di tutte le Amazzoni. Un giorno, però, un uomo di nome Steve, spia britannica in fuga dall’esercito tedesco, cade con il suo aereo nelle acque dell’isola misteriosa. Dopo avere ascoltato ciò che la Grande Guerra sta provocando, Diana decide di partire con lui, per fermare il dio Ares, causa di tutti i conflitti umani, e salvare la popolazione. Inizia così la sua avventura, che la porterà, non solo a diventare Wonder Woman, ma anche a scoprire le sue vere origini.
Nonostante la trama sembri interessante, il finale è a dir poco scontato. In tutta la pellicola si alternano scene di azione che ti danno i brividi a dialoghi sdolcinati e scontati che ti fanno venire il latte ai ginocchi (un contrasto a dir poco sconcertante, insomma). Gli effetti speciali sono comunque di gran presa, e Gal Gadot si dimostra una perfetta Wonder Woman. Il finale alternativo era possibile e fino all’ultimo ho mantenuto la speranza che avessero dato a questa eroina una degna conclusione, ma , ahìmé, anche in questa pellicola “l’amore vince su tutto”. Ed è così che un film che aveva varie possibilità di cambiare la classica storia scontata delle eroine è ricaduto nei soliti stereotipi, i quali hanno attribuito la vittoria di Diana all’amore che provava per Steve e non alla sua forza e tenacia interiore. Ma si può provare…
Alessia Priori – Classe 1B