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Quattordicenne muore per emorragia celebrale: “Era solo stress”

– Due ore per effettuare la tac, avviata l’inchiesta per omicidio colposo –

Maria Denise Margherita, una studentessa di 14 anni del liceo classico Orazio, è deceduta in seguito ad un aneurisma il 6 Novembre 2017.

È entrata in classe e, dopo il suono della campanella che dava il via alla lezione, è crollata a terra e ha perso i sensi lasciando a bocca aperta tutti i suoi compagni. È morta così, nel giro di poche ore.

“In classe si è sentita male appena entrata, erano le 8,30, ha quasi subito perso i sensi – racconta l’avvocato Giuseppe Rombolà che assiste la famiglia della ragazza -. Dalla bocca fuoriusciva un miscuglio di bava e sangue. A quanto dicono i compagni le sue ultime parole sono state ‘mi scoppia la testa’.”

La 14enne è stata ricoverata all’ospedale Sandro Pertini… i medici hanno assicurato che si trattava di stress.

La madre si è battuta affinché effettuassero una Tac. Quando però i sanitari si sono decisi ad eseguirla, quasi due ore più tardi, è risultato che non fosse stato, in realtà, lo stress ad aver causato lo svenimento, ma un aneurisma, ossia una grave emorragia celebrale.

Maria Denise infatti lamentava un forte dolore alla testa, sanguinamento dalla bocca e vomito. In seguito alla diagnosi sono stati commessi altri errori che si sono rivelati fatali per la studentessa:

Invece di operarla al Pertini dove si trovava, si è deciso di trasferirla al Bambin Gesù ed invece che trasportarla con l’elicottero – di cui era provvisto l’ospedale- è stato scelto di portarvela con un’ambulanza, perdendo un’ora preziosa di tempo – Denise è deceduta in ospedale: sono state perse ore preziose per la salute della ragazza, la quale probabilmente sarebbe potuta sopravvivere.

Su questo decesso la Procura di Roma ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo contro ignoti dopo la denuncia presentata dal legale della famiglia, secondo il quale i medici del Pronto Soccorso del Pertini non hanno capito che la giovane, portata lì in codice giallo da un’ambulanza, fosse alle prese con un aneurisma cerebrale.

“I medici – afferma il penalista – hanno detto alla madre che era solo stress e che doveva riposare. Dopo le insistenze della donna, però, circa due ore dopo è stata effettuata una Tac dalla quale è emerso che la ragazzina era stata colpita da un aneurisma”. In base a quanto riferisce Rombolà, la giovane non viene sottoposta ad intervento chirurgico ma viene allertato l’ospedale Bambin Gesù per un trasferimento. “Non viene utilizzato l’elicottero ma la ragazza viene trasferita in una semplice ambulanza – aggiunge l’avvocato -. Un viaggio durato circa un’ora. La giovane è arrivata in condizioni disperate e subito sottoposta ad intervento chirurgico per cercare di far defluire il sangue. Nonostante tutti i tentativi fatti la ragazza muore nel pomeriggio”.

La famiglia ha nominato un consulente per l’esame autoptico i cui risultati completi arriveranno entra sessanta giorni. “Siamo in presenza di una tragedia che ha colpito una ragazza assolutamente sana fino a quel momento – conclude l’avvocato della famiglia -. Lotteremo affinché vengano accertate tutte le responsabilità”.

Intanto la Asl Roma 2 ha reso nota la cronologia degli interventi effettuati al Pronto soccorso dell’Ospedale Sandro Pertini. “La giovane paziente”, si legge nella nota, “giunge al PS del Pertini il 04. 11. 2017 alle ore 9,05 in codice giallo portata dall’ambulanza del 118, accompagnata dalla madre. Alle ore 9,17 viene presa in carico dal medico che, dopo averla visitata, prescrive gli esami di laboratorio e l’elettrocardiogramma. All’esame obiettivo non presenta apparenti deficit neurologici, viene sottoposta a terapia antidolorifica. Alle ore 10,29 la paziente riferisce miglioramento della sintomatologia. Alle ore 10,31 richiesta Tac encefalica, ore 11,26 risposta della Tac. Alle ore 11,31 contatto telefonico con il neurochirurgico di guardia del Bambino Gesù che chiede di contattare il Pronto Soccorso del Bambino Gesù per il trasferimento, dal momento che l’Ospedale Sandro Pertini non è dotato di neurochirurgia. Alle ore 12,08 viene data indicazione per l’intubazione. Alle ore 12,12 il Pronto Soccorso del Bambin Gesù dà la disponibilità di un posto letto in rianimazione. Alle ore 12,22 viene eseguita l’intubazione. Alle ore 12,40 parte il centro mobile di rianimazione con anestesista a bordo per effettuare il trasferimento al Bambino Gesù. Durante il tempo di permanenza la paziente ha effettuato continuamente terapia medica ed è sottoposto ad osservazione medica”.

E sulla vicenda si muove anche la ministra della Salute, Beatrice Lorenzin che ha inviato una task force al Pertini per accertare quanto accaduto. Il gruppo, si recherà nelle prossime ore nell’ospedale per i primi rilievi.

La minore poteva essere salvata? È la domanda alla quale occorrerà rispondere.

Carlotta Fiesoletti, Liceo Democrito