Garibaldi occupato!

La bellezza esteriore dell’istituto sembra nascondere tuttavia vari problemi interni.

L’ Istituto Tecnico Agrario situato in Via Ardeatina n°524, tra Via di Grotta Perfetta e Via di Vigna Murata, è dotato di circa 67 ettari destinati a laboratorio didattico per gli allievi. Considerata da tutti una scuola nel bel mezzo di un’oasi naturale, che conquista studenti provenienti da tutta Italia, ha visto anche essa negli ultimi giorni un’occupazione da parte dei suoi studenti. Le centinaia di studenti che frequentano l’istituto si rifiutano di entrare rimanendo seduti anche tutto il giorno fuori le porte, evento mai vissuto dalla scuola dal momento della sua fondazione nel 1933 quando pervenne all’attuale ordinamento di Istituto Tecnico Agrario Garibaldi con la legge 15 giugno 1931 n° 889.

Gli studenti hanno protestato negli ultimi due giorni fuori dall’istituto per rivendicare i propri diritti come la possibilità di uscire fuori dalle classi durante la ricreazione, la quale gli è stata negata dall’inizio dell’anno scolastico 2017/2018. Ai ragazzi non è più concesso uscire nel giardino appena fuori l’edificio neanche passare da un piano all’altro, nemmeno per comprare le merende alle macchinette messe a disposizione della scuola.

Questa è solo una delle motivazioni, a cui si aggiunge anche l’assenza di professori di sostegno per i ragazzi disabili, di cui la scuola necessita per la grande affluenza di questi, che scelgono tale istituto proprio per i suoi vantaggi. Questo è uno dei pochi istituti che consente loro di partecipare a un’ampia varietà di progetti all’aria aperta capaci di coinvolgere tutti. Inoltre la mancanza di materiale didattico adatto, utile anche per l’alternanza scuola-lavoro e il rifiuto delle proposte fatte dagli studenti contribuisce al loro malcontento.

L’occupazione delle scuole, specialmente degli istituti tecnici e dei licei è ormai un evento comune. Ogni anno in tutta Italia gran parte delle scuole secondarie viene occupata dagli studenti che cercano in questo modo di far sentire la propria voce, e attirare l’attenzione sui vari problemi presenti nell’ambiente scolastico. Dovrebbe poi essere compito del governo fare in modo che la scuola possa contare su maggiori risorse economiche in modo da fornire agli studenti i materiali e gli strumenti necessari.

 

Martina Ferrari, Liceo Democrito