500 anni dopo…

 

Nel 2017 si è celebrato il cinquecentesimo anniversario dall’affissione delle tesi di Lutero sulla porta della basilica di Wittemberg. Per noi alunni della seconda A che stiamo studiando proprio il periodo della nascita del Protestantesimo e delle guerre di religione, è stata un’occasione di riflessione particolarmente interessante. Quest’avvenimento è stato festeggiato infatti dai protestanti, che hanno organizzato diversi incontri con i cattolici, durante i quali le due chiese cristiane hanno pubblicamente ammesso i loro errori e chiesto perdono per i loro sbagli. Siamo rimasti stupiti nel constatare quanto sia cambiata la situazione rispetto al tempo delle guerre di religione del XVI secolo. Se pensiamo che, in nome di Cristo, i cattolici francesi massacrarono in una sola notte cinquemila ugonotti, o al comportamento delle regine inglesi Maria la sanguinaria ed Elisabetta I nei confronti di Puritani e Cattolici, ci si può rendere conto di quanta strada verso la pace sia stata compiuta. Papa Francesco, in un incontro con i protestanti, ha con forza ribadito come rispettarsi nelle differenze sia uno dei compiti più importanti di tutti i Cristiani. Ci sono voluti cinquecento anni per arrivare a questa svolta. Ma incredibilmente ancora oggi il conflitto tra gruppi religiosi è vivo e pesante, anche se in questo periodo storico ad essere coinvolta è l’altra grande religione monoteista, ossia l’Islam. Ci chiediamo se riusciremo a trovare la capacità di dialogare in un tempo inferiore a cinquecento anni: ci sentiamo in accordo con il papa, quando afferma come, al di là di tutti i riti, l’unica forza capace di prevenire e ricucire ferite così profonde sia l’amore autentico.

Silvia Tortora  classe seconda A