Davide Astori: tanta umiltà, poca fortuna.

 

Il 4 marzo il capitano della Fiorentina Davide Astori è stato ritrovato morto nella sua stanza d’Hotel “La di Moret” di Udine. La mattina la squadra si apprestava a fare colazione e Davide Astori capitano e soprattutto leader era sempre il primo a presentarsi. L’allenatore Stefano Pioli, non vedendolo arrivare, cominciò a preoccuparsi, così mandò un assistente del suo staff a chiamarlo. Dopo ripetuti tentativi, l’assistente preoccupato di non ricevere alcuna risposta, sapendo che si trovava in camera da solo, contatta la receptionist per aprire la stanza. Una volta dentro l’assistente ritrovò il corpo di Davide senza vita. Dopo l’autopsia il referto diceva chiaro che Davide Astori è morto per bradiaritmia, ovvero il suo cuore è rallentato poco a poco, fino a fermarsi completamente.

Le reazioni

Nei giorni seguenti, il mondo del calcio e non solo si è fermato. Tutti noi ragazzi che amiamo lo sport, siamo rimasti scioccati e increduli di fronte a questa tragedia. In segno di rispetto verso il capitano viola e i familiari, la 27° giornata di Serie A e Serie B è stata annullata. Sui social, colleghi e tifosi, ma anche solamente amanti dello sport hanno condiviso il loro dolore e dispiacere verso Davide e i suoi familiari. Molti compagni di Davide, su Instagram hanno approfittato per rendergli omaggio e ricordarlo, tra cui Gianluigi Buffon e Riccardo Saponara che hanno scritto una vera e propria lettera ricca di emozioni per tutti gli amanti dello sport e non solo. Le squadre di Serie A ACF Fiorentina e Cagliari Calcio, ex squadre dell’atleta hanno ritirato, in segno di rispetto, la maglia numero 13, numero che è sempre stato sulla schiena di Davide ed inoltre la società viola ha deciso di destinare i soldi del contratto (in attesa di rinnovo) alla famiglia del calciatore. I funerali inoltre si terranno oggi nella meravigliosa Basilica di Santa Croce in forma privata, ma l’intera piazza è già colma da stamattina di migliaia di tifosi, con bandiere, sciarpe e magliette n°13, per porgere l’ultimo emozionante e caloroso saluto a colui che resterà per sempre il capitano viola.

Il nostro ricordo

Ciò che resterà per sempre nella nostra mente è l’immagine di una persona umile, sempre corretta verso gli avversari, insomma un grande uomo non solo un calciatore che ci ha insegnato l’ importanza del fair-play. Il nostro pensiero volge anche verso la sua compagna di vita e soprattutto verso la figlia di 2 anni che si ritrova orfana di padre senza conservarne il bel ricordo che almeno sarà raccontato da tutti gli amici di Davide.

“Ovunque tu sia ora, continua a difendere la nostra porta e dalle retrovie illuminaci il giusto cammino.
O capitano, mio capitano.
Per sempre mio capitano.”

Cit. Riccardo Saponara, collega e amico di Davide.

Articolo di Davide Gangemi e Matteo Scarcella

Liceo Scientifico R. Piria Rosarno