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SECONDO INCONTRO Più uguali che diversi – “Le migrazioni: un evento millenario”

06/02/19 – Mercoledì 6 Febbraio si è tenuto il secondo incontro del progetto ASL Più uguali che diversi, dedicato ad un gioco di storia molto particolare.

Prima di iniziare, la professoressa Antonia Grasselli, utilizzando due planisferi, ci ha spiegato come la terra si è popolata nel corso del tempo, grazie al continuo spostamento umano.

L’uomo, comparso per la prima volta in Africa, migrò in Europa ed Asia. In seguito dall’Asia giunse in America, oltrepassando quello che oggi è lo stretto di Bering, popolando così l’intero globo. Questi spostamenti avvennero in tempi molto lunghi e sono proseguiti nel corso della storia. L’uomo infatti ha continuato a migrare alla ricerca di terre da occupare per vivere, basta pensare alle invasioni barbariche in Asia ed Europa e alla migrazione dei Normanni in epoca più recente, oppure per estendere la propria egemonia su un territorio più vasto, come è accaduto per l’espansione islamica e le invasioni mongole.

Su queste carte geografiche sono stati evidenziati anche alcuni regni africani e i regni che si sono succeduti in Cina, per riuscire ad avere una visione mondiale della storia dei secoli considerati dal gioco (1000/1500). Da ultimo le colonie portoghesi e spagnole in Africa ed America e l’inizio della tratta degli schiavi.

Analizzando le migrazioni, quindi osservando il fenomeno da un punto di vista globale, si può certamente capire che il continuo movimento degli esseri umani è un fenomeno storico strutturale perciò inevitabile. Cosa vuole dire ad esempio essere italiani se discendiamo da un crogiolo di popoli diversi che in modo pacifico o conflittuale si sono incontrati? Vuol dire che siamo quello che siamo proprio per questo.

Dopo questa prima parte della lezione, ci siamo divisi in squadre ed abbiamo cominciato a fare il gioco che consisteva nell’indovinare dove collocare, in corrispondenza di quale evento indicato sulla linea del tempo, l’immagine di un bene culturale o di un luogo contenuta in una busta scelta a caso dalla propria squadra. In aiuto una domanda specifica letta dalla professoressa e gli eventi segnati sulla linea del tempo.

Per ogni risposta esatta venivano assegnati due punti, se invece la risposta era sbagliata veniva tolto un punto ed il turno passava alla squadra successiva.

Questa attività ha contribuito a formare una collaborazione all’interno del gruppo ed anche una complicità fra i partecipanti, che prima di questo progetto ASL non si conoscevano. Il mio gruppo, dal nome Mogadiscio, ha avuto una partenza altalenante ma si è subito ripreso quando abbiamo iniziato a collaborare maggiormente tra di noi, ottenendo, infine, la seconda posizione.

Nel breve dibattito seguito alla conclusione del gioco, la professoressa ci ha spiegato il filo che collega le venti tappe della storia di questi secoli rappresentate dalle immagini raffigurate sulle carte. Le migrazioni o spostamenti dei popoli hanno prodotto situazioni in cui a volte l’incontro è stato ricercato e in questo modo si è creato qualcosa di nuovo, a volte invece la diversità è stata avvertita in modo problematico ed è divenuta motivo di scontro e di azioni violente.

Questa attività mi è piaciuta molto, mi ha fatto capire che bisogna osservare gli eventi da un punto di vista più ampio per comprenderli a pieno, quindi basandosi anche su ciò che è avvenuto nel passato e che, purtroppo, eventi spiacevoli, come le guerre, non sono delle realtà così lontane e che è necessario aiutarsi reciprocamente per riuscire ad affrontarli.

Di Clara Mascellani

Foto e video di Emma Cattabriga ed Eleonora Lo Conte

Foto di Emma Cattabriga
Foto di Emma Cattabriga
Foto di Emma Cattabriga
Foto di Emma Cattabriga
Foto di Emma Cattabriga
Foto di Emma Cattabriga

 

Foto di Eleonora Lo Conte
Foto di Eleonora Lo Conte
Foto di Eleonora Lo Conte
Foto di Eleonora Lo Conte
Foto di Eleonora Lo Conte
Foto di Eleonora Lo Conte
Foto di Eleonora Lo Conte
Foto di Eleonora Lo Conte