IL PIANETA NELLE NOSTRE MANI

Non parlare del cambiamento climatico è come non parlare di noi uomini. Il cambiamento climatico non è un ciclo storico, o un‘opinione, o una notizia o trend del momento. Cambiamento climatico significa estinzione della specie umana. Inesorabile.

Alle volte basta un’idea. Piccola o grande, rivoluzionaria o banale, semplice o innovativa, espressa a chiare lettere o solo “suggerita”: alle volte un’unica idea può essere tutto il necessario per ispirare i più grandi e importanti cambiamenti.

La sfida forse più importante che ci troviamo di fronte oggi è quella contro il riscaldamento globale. Anche se continuiamo a non parlarne troppo su giornali e notiziari, gli effetti (siccità e caldi record) si fanno già sentire eccome sul nostro quotidiano.

Il mondo della cultura, dei libri, dei saggi, dei racconti, ma anche dell’arte più in generale, si interroga di continuo sulla sfida forse più importante e urgente della nostra epoca. Da libri che suggeriscono un “cambio totale di alimentazione” ad altri che parlano di “decrescita felice” o che raccontano il climate change ai bambini, da documentari sugli gli effetti dell’aumento delle temperature ad altri che si interrogano sulle cause, da opere che immaginano come potrebbe essere il mondo tra pochi decenni ad altre che “mostrano” la sostenibilità in immagini.

Ma può la cultura essere il motore della lotta al riscaldamento del pianeta?

A mio modesto parere basterebbero piccoli gesti giornalieri a contribuire a salvare il pianeta, come non inquinare, risparmiare alimenti, riciclare, gesti che possiamo fare durante la nostra vita quotidiana e senza neanche tanto sforzo, a volte anche facendoci del bene, del bene alla nostra salute.

Palazzari Alice