UN PRODIGIO DELLA GINNASTICA RITMICA

La ginnasta Nadia Vicariucci svela i segreti della propria carriera sportiva.

 

In onore del decimo anniversario della sua
carriera sportiva abbiamo deciso di incontrare
Nadia Vicariucci , per poter conoscere meglio
degli aspetti interessanti del suo percorso di
ginnasta. Nadia, classe 2001, pratica ginnastica
ritmica dall’età di soli sei anni e ad oggi vanta
numerosi premi e titoli , tra cui quello di
campionessa nazionale alla specialità palla oltre
ad aver preso parte ai campionati nazionali di
serie B.

Quando hai iniziato a praticare
ginnastica ritmica avevi già in mente
quello che sarebbe stato il tuo percorso ?

“No assolutamente no. Ero molto piccola,
avevo solo sei anni e ho iniziato a frequentare
la palestra di ginnastica ritmica grazie ad una
mia amica che già ci si allenava. Ho iniziato per
caso e senza nemmeno conoscere questo
sport.”

Quali emozioni si provano subito prima
di gareggiare in un pedana così
importante come quella del campionato
nazionale ?

“Prima di entrare in una pedana così
importante provo sempre un’emozione
fortissima, quasi indescrivibile. Si tratta in
realtà di un insieme di emozioni diverse tra di
loro, un misto di ansia ed agitazione per la
prova che sto per affrontare e tanta voglia di
dare il massimo per arrivare al risultato per cui
ho lavorato duramente.”

Quanto sacrificio richiede un obiettivo
così difficile come il gradino più alto del
podio?

“Il sacrificio è necessariamente grande.
Bisogna mettere da parte i divertimenti che
possono distrarci dal nostro
obiettivo,ostacolarci e compromettere il
nostro risultato. Quando ti alleni per molte ore
al giorno devi inevitabilmente rinunciare ad
alcuni aspetti che caratterizzano la vita di
qualsiasi adolescente, come vedersi spesso con
gli amici. Più difficile è il tuo traguardo, più
diventa grande il sacrificio.”

Se potessi tornare indietro nel passato,
cambieresti qualcosa della tua carriera di
ginnasta? Cosa?

“Se avessi la possibilità di cambiare qualcosa
del mio passato probabilmente accetterei
alcune opportunità che da bambina non ho
saputo cogliere per paura e a causa della mia
insicurezza.”

Un consiglio che daresti a tutti i giovani
che praticano uno sport o a coloro che
vogliono intraprendere un carriera
sportiva:

“La cosa più importante nello sport, in
qualsiasi sport, sia per chi già lo pratica sia per
chi ha voglia di iniziare un nuovo percorso ,
secondo me è divertirsi e cercare di realizzare i
propri sogni anche se la strada da percorrere
può sembrare difficile e piena di ostacoli.”

di Ilaria Podda