Una vittoria meritata per la squadra del Tassinari di Pozzuoli, il Turing Team: il 10 Marzo 2018, semifinale Nao Challenge, tutte le scuole si riuniscono al Pitagora per cercare di vincere la semifinale di questa importante gara. Pozzuoli riesce a vincere e va in finale a Bologna.
Lacrime, sorrisi, urla ed emozioni forti. Queste sono state le esperienze provate dal Turing Team dell’ISIS Guido Tassinari il 10 Marzo 2018. Quel giorno si è tenuto l’evento regionale di una gara molto impegnativa tra gli istituti: la Nao Challenge.
La Nao Challenge è stata ideata proprio da Aldebaran (che ora si chiama Softbank Robotics), una delle aziende di robotica francesi divenuta nota per i suoi social robot: oltre che per Nao Robot, anche per Romeo Robot e Robot Pepper. Ogni anno viene organizzata la challenge nei singoli Paesi dai cosiddetti ambassador nazionali. La gara, riservata agli studenti di istituti scolastici superiori, si è tenuta per la prima volta in Francia e dal 2014 si disputa anche in altri Paesi europei, tra cui l’Italia, e negli Stati Uniti. L’obiettivo della Nao Challenge è quello di accrescere la consapevolezza dei ragazzi , motivarli e formarli all’uso della robotica umanoide, abituandoli a risolvere problemi concreti con gli strumenti a loro disposizione (è un po’ quello che si verifica anche con il coding e il pensiero computazionale). La gara consiste nel fare eseguire determinati compiti all’umanoide. Vince ovviamente chi riesce a far eseguire meglio questi compiti.
(Fonte: https://www.robotiko.it/nao-challenge/)
I ragazzi di tutti i dipartimenti del Tassinari, Informatico, Chimico e Meccanico, hanno partecipato alle semifinali di questo famoso evento presso l’istituto Pitagora, superando le prove a loro proposte con determinazione. Così facendo, hanno ottenuto uno dei sei posti nella finale della Nao Challenge Italiana che si terrà a Bologna. Quest’anno la Softbank Robotics ha proposto come tematica quella degli anziani. Una tematica molto interessante, anche da un punto di vista di sviluppo tecnologico ossia come un robot può essere utile ad una persona di una certa età. Le prove principali della gara erano 3 e cioè: la Presentazione della squadra, Nao We Show e Nao aiuta a..
La Presentazione della squadra prevedeva che ogni team preparasse un poster riguardo il percorso affrontato e che i protagonisti di scena interagissero con il robot per presentare tutta la squadra. Il Tassinari ha di certo colpito la giuria ottenendo il massimo dei punteggi: i dialoghi tra i protagonisti della scena ossia Francesco, Sandro e Domenico erano più che divertenti e ricchi d’interazione con Nao ed i giudici. La prima prova, invece, prevedeva un discorso di presentazione e la dimostrazione di come Nao, il piccolo robot, potesse aiutare gli anziani a svagarsi in vari momenti della vita quotidiana. Il Turing Team ha progettato una prova svoltasi all’interno di una casa di riposo, riprodotta scenograficamente con dei pannelli di compensato e delle stampe in photoshop. I due studenti protagonisti, Daniele e Vincenzo, hanno interpretato la parte di due anziani che avevano intenzione di giocare con Nao. Il gioco in questione era la scopa, siccome, secondo un’intervista effettuata dagli studenti alle persone più anziane pubblicata su Youtube, è risultato il gioco più praticato dagli olders per ammazzare il tempo. Così facendo i due giovani studenti hanno stupito i giudici divertendoli e affascinandoli delle grandi qualità che come un robot piccolo come Nao potesse acquisire grazie alla programmazione, diventando molto utile per intrattenere una persona anziana. Il gioco della scopa, inoltre, è stato sviluppato su tablet per immergere gli anziani ancor di più nel mondo della tecnologia. Superata questa prova con successo, gli studenti hanno presentato il loro team e le loro creazioni e idee ad un altro gruppo di giudici. La seconda prova, la Nao aiuta a… consisteva nel far svolgere a Nao funzioni di aiuto nei confronti dell’anziano. Nella prova del Turing Team Nao aiutava Eleonora, una vecchia signora, a ricordarsi di prendere le proprie medicine. Anche qui è stata allestita una scenetta con delle pareti di compensato che raffiguravano il salotto dell’abitazione di un’anziana signora. Nao riusciva a collegarsi ad un apparecchio creato dal Turing Team brevettato Pill Pop che altro non è che uno “spara pillole”. Questo apparecchio riceve segnali da Nao su quale pillola deve prendere l’anziano in questione e la eroga. La pillola precipita poi su una piccola macchinetta che trasporta la pillola sino ai piedi dell’anziana signora. Se invece la medicina in questione fosse mancata, Nao inviava un segnale di avviso ad un’infermiera, nella scena interpretata da Laura, oppure nel caso generico ad un familiare, che provvedeva subito a riempire l’apparecchio. In queste due prove non sono mancate le varie interazioni tra anziani e Nao, molto simpatiche e divertenti. Alle ore 17:00 della giornata, orario d’annuncio dei vincitori, la tensione era alta nella palestra del Pitagora, finchè il gruppo di giudici non si è presentato. Tra la gioia degli studenti vincitori, si sentivano le grida in coro del Turing Team. Una squadra compatta, vivace e collaborativa. Una vera e propria famiglia!
Vincenzo Costagliola