Lapis: i segreti della Pietrasanta.

Un gioiello immerso nel sottosuolo “napoletano”.

 

 

Napoli- La Basilica di S. Maria Maggiore in Pietrasanta racchiude millenni di storia napoletana. Edificata sui resti del tempio greco di Diana, fu trasformata in basilica cristiana da Pomponio nel 525 e pensata per essere il primo santuario dedicato alla Vergine Maria. La fondazione della chiesa è legata ad un’antica leggenda popolare secondo la quale il Diavolo, sotto le spoglie di un maiale, infestava la zona fra Piazza Miraglia e il centro antico, e grugnendo spaventava i passanti durante le ore notturne. Il centro di tale attività demoniaca era ritenuta proprio la Pietrasanta.

Per espellere il male dal sito, Pomponio fece costruire la basilica, anche a seguito di un sogno durante il quale la Madonna gli ordinò di erigerle una chiesa nel luogo dove si sarebbe ritrovato un panno celeste. Sotto il panno, la pietra santa: una roccia con su incisa una croce, che sarebbe stata venerata dai fedeli negli anni come fonte d’indulgenza.

Il sito ricostruito nel 1656 dal Fanzago, racchiude i resti dell’evoluzione di Napoli: il campanile, il tempietto del Pontano, e quello dedicato al Salvatore, raccontano assieme alla basilica la storia di questo unicum napoletano.

Il giorno 23 aprile 2018 è stata riaperta al pubblico la cripta e la cavità sotterranea della Basilica di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta a Napoli con una suggestiva mostra multisensoriale che prende il nome di “Lapis”. Hanno partecipato all’imperdibile evento: la stampa, le Istituzioni, Sua Eminenza il Cardinale Crescenzio Sepe Arcivescovo di Napoli, Monsignore Vincenzo De Gregorio Rettore della Basilica della Pietrasanta e Raffaele Iovine Presidente dell’ Associazione “Pietrasanta” Onlus.

In occasione della Summer School che si è tenuta presso il Liceo “Quinto Orazio Flacco” di Portici – Napoli- in collaborazione con l’agenzia stampa Dire, la Basilica è stata visitata il giorno 16 luglio 2018 da giovani studenti.  Gli “apprendisti” giornalisti hanno potuto conoscere la storia della “Lapis” con notizie approfondite e dettagliate. La loro presenza è stata subito notata sui social network.. e subito tanti likes sono partiti!

Il percorso sotterraneo realizzato in 3D riavvolge il visitatore ai tempi della “Lapis”, riconducendolo ad una visione completa dell’intero impianto basilicale e, allo stesso modo, affascinandolo al sottosuolo di Napoli. Questo lavoro di riqualificazione del territorio sotterraneo della Basilica è stato realizzato grazie alla partecipazione di singoli privati che dal 2000 si preoccupano di far rinascere il mondo “partenopeo” sommerso.

L’idea, è ora, quella di creare un percorso religioso culturale che inizi dalle catacombe di San Gennaro attraverso il Rione Sanità arrivi fino al Duomo e si concluda proprio alla Pietrasanta. La prima volta che il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo metropolita di Napoli, ha messo piede nella Pietrasanta, era tutto ‘sgarrupato’. <<E’ una eccellenza di Napoli che fa onore a quanti ci hanno lavorato, ma anche alla nostra città -afferma- Grazie all’interesse, alla sensibilità, alla competenza dei privati che hanno preso a cuore questo luogo e si sono esposti. Ogni anno –conclude- miriamo a far diventare Napoli un punto di riferimento per i visitatori che fortunatamente accrescono vertiginosamente>>. Parole del presule rilasciate in un’intervista in occasione della conclusione dei lavori  definiti “di miracolo”.

L’apertura del percorso Lapis è il completamento di un lungo progetto iniziato nel 2007 con la riapertura della Basilica, continuato con le attività del Polo Pietrasanta e culminato con l’inserimento di questo sito tra i patrimoni dell’UNESCO della città di Napoli.

<<Dopo la guerra –ha spiegato Monsignor Vincenzo De Gregorio- c’era l’idea di abbattere tutto e aprirvi un parcheggio che servisse al Policlinico di Napoli. Dopo il sisma, invece, la Basilica era passata in possesso dei ragazzi del quartiere. Siamo riusciti a riaprirla e il visitatore oggi potrà venire sul posto partecipando a mostre contemporanee, attività musicali, presentazioni letterarie, convegni, azioni di supporto alle università, oltre al magnifico percorso Lapis>>.

<<Uno degli obiettivi principali dell’associazione Pietrasanta Onlus –dichiara Raffaele Iovine, suo presidente- è quello di creare lavoro per i nostri giovani. Già 15 sono oggi impegnati alla Pietrasanta e speriamo di dare un’occupazione ad altrettanti ragazzi>>.

 

 

FABIANA COLANERA