di Vittoria Berardi 4LB
In che modo è avvenuta l’evoluzione della musica? E soprattutto, come hanno fatto i grandi artisti ad arrivare a noi? Il modo migliore per scoprirlo è fare un excursus dalla musica degli anni ‘50 a quella di oggi. Le prime star furono quelle del rock n’ roll, che si esibivano in serate organizzate da Alan Freed, uno dei più grandi dj. Inizialmente le band erano composte da persone di colore, da cui i bianchi presero spunto. La musica ebbe una grande svolta con l’arrivo di Elvis Presley, che viene considerato il re del rock. C’è chi poi, oltre a curare la musica, si concentra anche sullo stile, come ad esempio i Beatles, che con il tempo diventarono degli “hippy intellettuali”. Nell’agosto del ‘69 termina il grande rock e arriva “l’esplosione degli stili”, ovvero gli anni 70. Il rock progredisce con la creazione delle immagini delle copertine. Nelle città metropolitane nasce la musica disco: Donna Summer con la sua sensualità e Barry White sono due grandi esempi di questo genere. Il trucco diventa elemento essenziale per i musicisti del glam rock come David Bowie e i T-Rex. Nel ‘77 Bowie esplora il mondo elettronico e sempre nello stesso anno nasce il punk, che deriva dall’unione di musica e immagine.
Mtv trasmette i primi video con protagonisti Michael Jackson e i Duran Duran. Nell’82 va in onda “Billie Jean” che cambia le sorti di Mtv. L’Hip Hop è forse il genere più anticonformista, come se avesse avuto una “rivincita sociale” mostrata anche attraverso gli indumenti. Negli anni ‘90 c’è “l’ultima rivoluzione rock”, in cui il dj diventa super star in assoluto. Infine nascono nuovi modi per ascoltare, scaricare e condividere musica.