Quando l’essenziale è invisibile agli occhi

Il red carpet, i grandi nomi del cinema e decine di attesissimi film in anteprima: sono questi gli elementi a cui si pensa quando si immaginano i più importanti eventi cinematografici. Ma come funziona l’organizzazione di queste grandi occasioni? Chi cura ogni minimo dettaglio affinché tutto sia perfetto? Ne parliamo con Alessandra, esperta nel campo, che ci ha spiegato meccanismi e situazioni che di solito si danno per scontati.

  • Salve Alessandra, può spiegarci con esattezza in cosa consiste il suo lavoro?

Lavoro nell’ambito della distribuzione cinematografica. Precisamente sono Office Manager, cioè responsabile della sede romana di una nota azienda. Mi occupo della gestione dell’ufficio e del personale. Da qui si diramano molti compiti relativi al lancio di nuovi film, come l’organizzazione di eventi o l’accoglienza di coloro che hanno contribuito alla produzione delle pellicole (dal responsabile del marketing al regista o al costumista).

  • Qual è la parte del tuo lavoro che preferisci?

La parte del mio lavoro che più mi piace è quella inerente l’organizzazione degli eventi per il lancio dei film (che si chiamano junket) e che va dalla prenotazione degli alberghi a quella delle auto, fino alla pianificazione dei pranzi e delle cene. In poche parole, tutto ciò che rende l’evento accogliente a 360°. Oltre ad essere l’aspetto preferito del mio lavoro è anche quello che mi dà più soddisfazione e che mi rende veramente orgogliosa di ciò che faccio.

  • Ha mai incontrato qualcuno di importante in ambito cinematografico?

Sì, più di una volta mi è capitato di incontrare grandi nomi dello Star System cinematografico. Devo dire che è stato sempre estremamente emozionante, sia l’incontro che la quotidiana interazione con loro. In tali circostanze ho potuto constatare che, contrariamente a quanto si pensi, sono persone normalissime, molto vicine al nostro modo di pensare e di agire. Ho avuto il piacere di conoscere grandi nomi dello spettacolo ma anche grandi persone, estremamente gentili ed eleganti nei modi. Quindi da questo punto di vista posso ritenermi molto fortunata.

  • Qualcuno che ammirava da tempo ha mai deluso le sue aspettative?

Sì, in occasione di disguidi operativi, ho potuto assistere ad episodi che hanno rivelato alcuni lati del carattere di certi attori o, più spesso, di chi l’accompagnava, che mai avrei immaginato.

In realtà, alla fine, ho dovuto accettare che si trattasse semplicemente di volubilità, mettiamola così. Si prova sempre ad andare incontro alle esigenze degli attori e cercare di “portarsi a casa l’evento”, come si dice in gergo. Ce la si mette veramente tutta e spesso basterebbe poco, anche un semplice sorriso, per sentirsi soddisfatti del lavoro svolto.

Complessivamente, però, posso dire di non aver mai avuto un’esperienza negativa al 100% fino ad ora, ma tutto è migliorabile.

  • Quale evento ricorda con particolare gioia?

L’esperienza che sicuramente mi ha colpita di più, sia da un punto di vista umano che lavorativo, è stata quella del Festival del cinema di Venezia. Estremamente impegnativa per la location

(a Venezia, gli spostamenti e i movimenti tra gli alberghi e il Palazzo del Cinema sono piuttosto complicati) ma incredibilmente affascinante. Si respira un’atmosfera bellissima, per tutta la durata del festival per la strada si vedono solo attori, giornalisti e persone intervistate. Piena di gente che si diverte, che apprezza o che critica i film, i vestiti e tutto il contorno. Tutto è così surreale, vivo e colorato! E devo dire che Venezia è la città che in assoluto più si presta a questo tipo di occasioni. Come sempre lavorare al nostro evento è stato molto impegnativo e complesso, perché quando si opera in questo ambito tutto deve essere perfetto, ma in generale l’esperienza è stata indimenticabile.

  • Per finire Le voglio chiedere: cosa La rende veramente soddisfatta di quello che fa?

La cosa che più mi rende orgogliosa del mio lavoro è vedere che ciò per cui ho speso tanto tempo e fatica si realizza con successo!

di Flavia Pinna