Copernicus, l’occhio sulla Terra

Giorno 27 novembre 2018 presso l’aula magna dell’ istituto “Galileo Galilei”, la dottoressa Virginia Puzzolo responsabile del settore gestione progetti spaziali presso l’agenzia esecutiva per la ricerca della Commissione Europea, ha esposto in modo chiaro e semplice il programma spaziale Copernicus e le possibili professioni inserite all’interno del campo spaziale.

Il programma Europeo di osservazione Copernicus ha l’obiettivo di monitorare la terra raccogliendo dati e informazioni da molteplici fonti come satelliti messi in orbita e sensori via terra e via mare. Si occupa di elaborare i dati, il più delle volte acquistati dai vari satelliti, in modo da fornire informazioni sufficienti agli utenti, alle industrie e a tutti gli interessati. È un’iniziativa dell’agenzia spaziale Europea e della commissione Europea fondata nel 2001 e finalizzata a fornire nel 2021 l’autonomia e la leadership mondiale dell’Unione Europea nel settore della sicurezza e dell’ambiente. L’agenzia spaziale Europea fornisce vari servizi divisi in aree tematiche: servizio Land, utile per monitorare gli ecosistemi; servizio marino;  servizio atmosferico per ottenere informazioni sui raggi UV  oltre che per le emissioni globali di anidride carbonica; gestisce la sicurezza e l’emergenza, e fornisce informazioni sui cambiamenti climatici.

Tutto questo è possibile grazie alla messa in orbita di satelliti chiamati “Sentinel”, importanti perché forniscono e forniranno in futuro immagini radar e ottiche ad alta risoluzione del nostro pianeta. I satelliti sono 6, ognuno dei quali svolgerà diversi obiettivi. Il primo satellite “Sentinel-1” è stato lanciato nel 2014, si tratta di una missione radar in orbita polare in grado di operare giorno e notte in ogni condizione atmosferica per servizi di osservazione su terra e mare; Sentinel-2 è stato lanciato nel 2015 ed è una missione ottica multi spettrale in grado di monitorare in alta risoluzione il territorio, fornendo immagini della copertura vegetale, del suolo e dell’acqua, nonché informazioni in caso di emergenza; Sentinel-3 è una missione multi-strumentale lanciato nel 2016 per un monitoraggio globale di aree oceaniche e terrestri; Sentinel-4 affiancato dal Sentinel-5 fornirà dati sulla composizione atmosferica; Infine Sentinel-6 si occuperà di misurazioni accurate della superficie del mare, e informazioni per studi oceanografici e climatici. La dottoressa Puzzolo ha elencato, associando una breve descrizione, le diverse professioni che collaborano in ambito spaziale. Partendo dalla figura dell’astronauta sono fondamentali anche gli ingegneri, in particolare Aerospaziali, meccanici, elettrici, di propulsione, chimici, informatici, ingegneri a terra , di sistema, di materiali o anche gli scienziati come astrofisici, fisici del plasma, astrogeologi, meteorologi spaziali, matematici, scienziati di progetto e gli astrobiologi; non meno importanti sono i nutrizionisti, i disegnatori del vestiario spaziale, l’avvocato e lo psicologo. Parlando in percentuale gli ingegneri ricoprono il 45% del personale, i manager il 12% ed infine gli astronauti solo il 7 %.

Il lavoro in campo spaziale è molto vasto; le agenzie spaziali,le industrie ,le compagnie, le università, i centri di ricerca e i musei assumono lavoratori validi ma soprattutto con un buon curriculum.

Micaela Belluomo, IV H