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“Ma a Terezìn non ho visto farfalle”. Il Fermi di Policoro per la Giornata della Memoria

27 gennaio ore 19 presso l’auditorium della scuola

L’I.I.S. “E. Fermi” in occasione della Giornata della Memoria, come di consueto, propone uno spettacolo teatrale dal titolo “Ma a Terezìn non ho visto farfalle”. Nell’ambito delle attività di potenziamento è stato organizzato un Laboratorio teatrale, destinato agli alunni delle classi del biennio (cui hanno aderito venti alunni), finalizzato a ripercorrere le tappe salienti della Shoah.

La rappresentazione teatrale narra la triste vicenda svoltasi nel campo di Terezin, una località poco distante da Praga, in cui furono rinchiusi temporaneamente anche alcuni bambini in attesa di essere poi trasferiti in altri campi per lo sterminio.

All’interno del campo, i bambini, sollecitati dalla presenza di professori, musicisti, attori e scrittori, anch’essi imprigionati nel ghetto, sperimentarono varie forme di arte, composero poesie e realizzarono disegni, attualmente conservati presso la sinagoga di Praga. La scelta di raccontare il dramma dei piccoli “ospiti” del ghetto attraverso la rappresentazione teatrale, è stata dettata dalla convinzione che per sensibilizzare gli alunni su un tema così drammatico fosse necessario coinvolgerli in prima persona, attraverso un processo di identificazione con le vite di bambini e ragazzi come loro. A tal fine è stata ideata e scritta una storia che partisse dal presente e, attraverso il sogno, ripercorresse la dolorosa vicenda dei ragazzi di Terezìn.

“La farfalla”, una delle poesie composte dai bambini rinchiusi nel ghetto, è diventato l’elemento cardine dell’intera rappresentazione, cui ha dato il titolo, e si è ritenuto di darle “vita” musicandone il testo e trasformandolo in un canto dalla melodia dolce e struggente. Canto e musica sono stati scritti appositamente per l’occasione.

Il referente del percorso è la professoressa Patrizia Cafasso, coadiuvata dalle insegnanti Silvana Labate e Valeria Moretti.