di Veronica De Astis , 1B
Non era esattamente così che ci saremmo immaginati la primavera del 2020.
A causa della diffusione del Covid-19 nel mondo sono molte le esperienze e i buoni propositi della lunga quarantena che ci è stata imposta. Questo periodo è stato veramente intenso per tutti: studenti , insegnanti, lavoratori di tutte le categorie, ma soprattutto medici e infermieri. La maggior parte delle persone ha iniziato a lavorare a distanza in “Smart Working” e la scuola ha messo in atto un nuovo modo di insegnamento con la didattica a distanza. La categoria degli anziani è stata quella più colpita non solo dall’epidemia ma anche a livello psicologico; chi di loro si trovava in case di riposo non ha potuto vedere i propri cari ma anche chi è rimasto nella propria abitazione ha sentito la mancanza di figli e nipoti. Per fortuna molte associazioni di volontariato si sono occupate di loro facendo gesti semplici ma molto apprezzati : portare la spesa a domicilio o soccorrerli in altri bisogni. Gli anziani più “tecnologici” hanno avuto l’opportunità di vedere i parenti tramite video-chiamata , sperimentando così una maggior vicinanza.
L’Italia non è mai stata così unita dal secondo dopoguerra e ce la sta mettendo tutta per tornare al più presto alla normalità. In questi mesi ci sono stati molti “flash mob” dedicati a coloro che lavorano in prima fila nella lotta contro il Coronavirus. I musicisti e i cantanti, famosi e non, hanno deliziato i loro quartieri con esibizioni dai balconi o nelle piazze. Numerosi sono stati e continuano a girare anche gli slogan nati in questo periodo come: #andrà tutto bene, #noi con voi, #ci rialzeremo, #distanti ma uniti, ecc…
Quando tutto è iniziato pensavamo di vivere quasi “una piccola vacanza di precauzione”, dove le uniche cose che potevamo fare erano stare a casa e non vedere nessuno per un po’; andando avanti con i giorni, però, abbiamo realizzato che l’epidemia si stava diffondendo nella maggior parte del mondo ed era veramente pericolosa .
Durante questo periodo abbiamo riscoperto quanto sia bello passare del tempo con la propria famiglia e anche quanto siano importanti i nostri amici, che ci mancavano. Allora li abbiamo cercati tramite telefono, con video-chiamate o messaggi, per continuare comunque a farci compagnia e cercare di confrontarci su quanto stava accadendo. Ma cosa c’era di divertente da fare per ingannare il tempo?
Molti di noi si sono messi alla prova, sperimentando nuove attività che li incuriosivano e che non avevano mai avuto il tempo di svolgere. Alcuni si sono riscoperti degli eccellenti cuochi, altri invece si sono dedicati alla pulizia di cassetti e armadi per selezionare le cose che non si usano più e regalarle magari a chi ne avesse più bisogno .
I giochi da tavolo e collettivi sono diventati dei “must have”di questa quarantena: carte da gioco, puzzle con tanti pezzi, monopoli, scarabeo e molti altri, che hanno permesso di trascorrere del tempo con la famiglia pieno di divertimento e con piccoli tornei. Non sono mancate le sfide canore, infatti, il vecchio e sano karaoke ha messo d’accordo tanti! Per i più sedentari e amanti della tv e dei film è stato il momento di vedere tutte le stagioni della propria serie preferita o altri spettacoli interessanti.
La fortuna , però, rimane di chi ha un giardino perché si è potuto divertire o semplicemente stare all’ aria aperta: prendendo il sole, giocando a palla o a nascondino, facendo capriole e rincorrendosi, saltando la corda e perché no anche il bagno in una piccola piscina gonfiabile! Chi non ha un giardino o un terrazzo non si è disperato, perché i giochi e i passatempi belli e divertenti , come abbiamo già visto, si sono potuti fare anche al chiuso. Il popolo italiano si è riscoperto molto creativo, pur dentro la fatica, il dolore, a volte la noia e le difficoltà dell’improvviso cambiamento di vita! Non c’erano dubbi!
Dal 4 Maggio si è potuto tornare gradualmente alla “normalità”, cioè si è entrati nella fase 2, forse anche un po’ accelerata per scongiurare una grave crisi economica. Sarà tutto come prima?
No, non sarà come prima, perché credo che ognuno abbia riflettuto maggiormente sul valore delle persone, del tempo e anche delle piccole cose quotidiane e si spera che il sacrificio che tutti noi abbiamo fatto e stiamo ancora facendo, senza dimenticare le molte vittime, non sia vano, quindi diamo ancora prova di grande responsabilità e altruismo:
Rispettiamo tutti le regole!