• Home
  • Blog
  • Articoli
  • UN LIBRO APERTO, APERTO COME POCHI, SCRISSE TRA UN PIANTO E L’ALTRO E TRA UNA PERDITA DI SENSI E L’ALTRA: SEMPLICEMENTE DANTE ALIGHIERI

UN LIBRO APERTO, APERTO COME POCHI, SCRISSE TRA UN PIANTO E L’ALTRO E TRA UNA PERDITA DI SENSI E L’ALTRA: SEMPLICEMENTE DANTE ALIGHIERI

Dante Alighieri, classe 1265, per eccellenza poeta, ma lo si può definire a tutti gli effetti multitasking. Dal campo di battaglia ai dibattiti politici. Dalle prime rime alla scrittura della Divina Commedia. Nell’intervista ci racconterà la sua vita, il suo immenso amore verso Beatrice e molte altre notizie inedite.

TUTTI LA CONOSCONO COME IL SOMMO POETA E POCHI COME SOLDATO, MA L’ESPERIENZA DA FEDITORE QUANTO HA INCISO SULLA SUA SCRITTURA?

“Molto direi. Prima di tutto mi piacerebbe aprire una parentesi sul termine feditore: i feditori avevano il compito di urtarsi per primi contro il nemico e infatti questo è il significato originario di “fedire” forma antica di “ferire”. Per svolgere questo compito bisogna avere molta intelligenza e astuzia, non bisogna avere la foga di scontrarsi contro il nemico. Il feditore deve osservare molto bene la situazione per capire anche quando è necessario ritirarsi e non attaccare. Non sempre ritirarsi vuol dire essere codardi. L’obiettivo è vincere la battaglia e talvolta, per vincere, bisogna anche fare un passo indietro e non azzardare andando incontro alla sconfitta. Questo ruolo ha inciso molto sulla mia scrittura soprattutto per il fatto che mi ha insegnato cosa vuol dire realmente avere paura. Le fragilità e le insicurezze non sempre vanno abbattute, vanno semplicemente capite e affrontate e bisogna sempre ricordarsi che a volte queste ti salvano. Nella Divina Commedia mi è capitato molte volte di avere paura e di questo non me ne vergogno, la paura fa parte dell’uomo ed è la paura che ci distingue dalle anime dannate che risiedono nell’inferno.”

COS’È PER LEI LA PAURA?

“Per un uomo la paura più grande potrebbe essere quella di perdere tutto: la casa, la famiglia e la propria città. Ma questo dopo l’esilio non mi spaventa più. L’uomo ha paura della morte e di quello che c’è dopo la vita, ma avendo attraversato tutti e tre i regni dell’oltretomba, nonostante i primi due mi incutono ancora molto terrore, dopo la rassicurazione di Caronte non mi spaventano più di tanto. Sono dell’idea che Dio ha ben chiaro il destino di ogni uomo infatti è colui che muove il sole e tutte le altre stelle.”

CHE RAPPORTO HA CON DIO?

“Dio è colui che illumina la nostra retta vita, colui del quale non si può fare a meno. L’uomo molte volte ha cercato di disonorare la grandezza di Dio, per esempio Papa Bonifacio VIII. Ma Dio con la sua bontà sovrasta tutto e tutti come il sole che a volte non vediamo perché è coperto dalle nuvole ma i suoi raggi e il suo splendore sono sempre presenti. Con questo credo di aver espresso tutto.”

INVECE DI BEATRICE COSA CI RACCONTA?

“Beh Beatrice per me è stata tutto: la mia più grande fonte di ispirazione, la fonte del mio amore…un’ancora di salvezza. Molti dicono che ispirandomi al Dolce Stil Novo e all’Amor Cortese dovevo avere, come da manuale, una donna a cui porgere tutti i miei sentimenti. Ma l’amore va oltre ogni confine, va oltre ad ogni stile, va oltre all’infinito e va oltre all’uomo stesso.”

COSA HA PENSATO LA PRIMA VOLTA CHE HA INCROCIATO IL SUO SGUARDO? 

“È vero come dicono “gli occhi sono lo specchio dell’anima” e io in quegli occhi mi sono perso, ci ho visto un mondo, no ci ho visto l’intero universo e contro amore non si può andare infatti è da lì che ho iniziato a sognare.”

L’IMPOSSIBILITÀ DI ESSERE CORRISPOSTO COME L’HA FATTA SENTIRE?

“Inizialmente molto male però dopo averci riflettuto bene sono arrivato alla conclusione che alla fine l’importante era la sua felicità, con me o con qualcun altro non importava, l’importante era vedere il sorriso sul suo volto che al suo apparire mi tremavano, ogni volta, le vene e i polsi. Beatrice era come una cosa venuta da ciel in terra a miracol mostrare…forse era troppo per me anche se io le avrei dato tutto quello che potevo.”

DESCRIVA BEATRICE CON UNA TERZINA

“E par che de la sua labbia si mova

un spirito soave pien d’amore,

che va dicendo a l’anima: Sospira.”

CAMBIANDO DISCORSO, CI POTREBBE RACCONTARE LA SUA AMICIZIA CON GUIDO CAVALCANTI?

“Guido è stato sicuramente un grande amico e un grande esempio per me, ma quando la politica si è messa fra di noi ho dovuto prendere la decisione migliore per il paese ed esiliarlo.”

LE SAREBBE PIACIUTO CONOSCERE DI PERSONA VIRGILIO?

“Senza dubbi sì. Virgilio è stato un grande esempio, uno spirito guida e una grandissima fonte di ispirazione. L’Eneide mi ha colpito molto nel profondo, mi ha fatto capire molte cose e mi ha aperto molti orizzonti, infatti ho scelto Virgilio come guida spirituale per l’inferno e il purgatorio, mi sembra il minimo per ringraziarlo.”

HA UN MESSAGGIO DA LANCIARE AI GIOVANI DI OGGI?

“Certo! Allora ragazzi ricordatevi che non dovete mai opprimere i vostri sentimenti, dovete vivere ogni emozione al massimo della sua concentrazione, non fatevi influenzare da ciò che vi circonda però prendetene spunto, imparate ad amare e non bloccatevi davanti a questo sentimento. È l’amore che fa girare il mondo. Siate chi siete e ricordatevi che non è obbligatorio piacere a tutti, solo essendo voi stessi potrete piacere a molti.”

Sofia Casari 3^BC