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Il termine Olocausto indica, a partire dalla seconda metà del XX secolo, il genocidio di cui furono responsabili le autorità della Germania nazista e i loro alleati nei confronti degli ebrei d’Europa e, per estensione, lo sterminio di tutte le categorie di persone dai nazisti ritenute “indesiderabili” o “inferiori” per motivi politici o razziali.
All’epoca della Repubblica di Weimar, quindi dal 1919 in poi, gli ebrei tedeschi si sentivano tedeschi a tutti gli effetti, ed erano riusciti ad avere successo e ad arricchirsi. Per i nazisti, gli ebrei erano un pericoloso nemico interno, colpevole di molti dei problemi che affliggevano la Germania.
É importante ricordare lo sterminio di milioni di ebrei ad opera dei nazisti, un fenomeno reale e documentato, che avvenne nel cuore d’Europa in tempi neanche tanto lontani. Alcuni storici ed alcuni sopravvissuti hanno chiamato e chiamano tuttora questo fenomeno Olocausto, una parola greca, che fa riferimento a sacrifici praticati nell’epoca antica (in particolare da greci ed ebrei) in cui le vittime – agnelli, tori e capre – venivano bruciate per intero, esattamente come migliaia di ebrei, dopo essere stati giustiziati vennero bruciati dai nazisti nei forni crematori.   
I sacrifici venivano tuttavia praticati per motivi religiosi, per ingraziarsi una divinità o per espiare dei peccati, e nella Shoah non c’era nulla di religioso, né tantomeno nulla da espiare. Per questo motivo si preferisce oggi il termine Shoah, una parola biblica che significa ‘catastrofe’. 
Per me é importante ricordare ciò che hanno dovuto subire tutte queste persone in quanto vittime ingiustificate, ma soprattutto é importante per il presente e per il futuro riconoscere certe ingiustizie ed evitare che si ripetano.
Oggi giorno le priorità delle persone sono molto più futili e insignificanti rispetto alle vite sacrificate di allora, per questo credo sia importante che almeno una volta l’anno ricordiamo tutti le vite perse e mai vissute con dignità. Persone classificate con un numero tatuato sul braccio private del loro essere genitori, figli, adulti, bambini, alti bassi, bruni, biondi, persone private del loro essere umani trattate peggio delle bestie con l unico obiettivo di eliminare quella razza che per loro era inferiore e non meritava di vivere. Nessuno merita un trattamento del genere ed immaginare che quel trattamento è stato dato indistintamente anche a donne e bambini mi fa davvero rabbrividire e capire quanto siamo fortunati ad essere nati oggi e non allora certo dobbiamo affrontare altri problemi ma liberi di scegliere e di sbagliare nelle nostre vite.