• Home
  • Blog
  • Articoli
  • Lettera aperta; ricordando quei giorni bui della nostra storia.

Lettera aperta; ricordando quei giorni bui della nostra storia.

Cari bambini e bambine, ragazzi e ragazze,

anche quest’anno abbiamo celebrato il “Giorno della Memoria” riconosciuto dalla Repubblica Italiana per ricordare la Shoah, le leggi razziali,  l’olocausto di uomini, donne  e bambini innocenti e la giornata del ricordo in memoria delle vittime delle “Foibe”.

Alla fine della seconda guerra mondiale migliaia di italiani di Istria, Fiume e Dalmazia hanno dovuto abbandonare le loro case, i loro beni e il loro lavoro per sfuggire ad una tragedia; moltissimi, purtroppo, sono stati uccisi o, ancora vivi, legati con un filo di ferro, sono stati gettati nelle “foibe”.

Il giorno della memoria e del ricordo nascono per conoscere e non dimenticare, e per impegnarsi a far trionfare la giustizia, la tolleranza e la pace tra gli uomini. Per dirla con Primo Levi “L’olocausto è una pagina del libro dell’umanità da cui non dovremmo mai togliere il segnalibro della memoria.”

Se chiudiamo gli occhi e immaginiamo di trovarci per pochi minuti nell’Italia degli anni 40, vediamo masse di uomini, donne e bambini innocenti e increduli che, come “greggi”, vengono spinti a salire su vecchi e sporchi vagoni, per intraprendere un viaggio forse senza ritorno, verso una meta dove regnavano umiliazione, maltrattamento, calunnie, tristezza, egoismo, diffamazioni…

Questo viaggio e questo racconto violento iniziava dalla scuola, da dove venivano cacciati: “Tu non puoi stare qui, sei ebreo”, dal luogo di lavoro, dalle loro stesse case…

Tante sono le testimonianze e i racconti dei sopravvissuti che fanno rabbrividire! Ci chiediamo come mai siano esistiti uomini così crudeli da annientare la dignità di altri esseri umani. Questa domanda deve avere come risposta il nostro impegno a costruire una convivenza civile basata sui diritti di ognuno, deve farci riflettere, vivere e considerare l’altro, non come un nemico da cui difenderci, ma un amico da amare pur nelle sue diversità.

L’esperienza vissuta quest’anno è stata valorizzata dalla deposizione della “Pietra d’inciampo” all’ingresso della nostra scuola: ogni volta che vi passeremo vicino, sicuramente, rifletteremo su quanto sia meschino offendere la dignità di un nostro fratello.

Abbiamo anche cercato, insieme ai nostri compagni della scuola secondaria di primo grado,  di “Colorare il nero della Storia” non fermandoci solo a riflettere sugli aspetti bui del passato, ma, partendo dalla loro conoscenza, valorizzando la vitalità, la gioia, la fantasia di tutti quei bambini che pur se all’interno di un ghetto, come quello di Terezìn, hanno sognato e sperato in un futuro migliore.

Si può e si deve dunque dare valore al Giorno della Memoria ogni giorno, stando attenti ai bisogni degli altri, disponibili a migliorare la vita quotidianamente e pronti ad amare in modo incondizionato e disinteressato. Avendo la curiosità di conoscere, sapere e pensare con la nostra testa senza dimenticare la storia.

Nelle foto, alcuni momenti della commemorazione.

Dalla redazione dell’I.C. “Garibaldi  – Paolo II” di Salemi 

classe IV B  Scuola Primaria Gibellina