Classicisti sì, classisti no

di Giulia Zambrano

Il 22 febbraio per le strade del centro di Genova ha sfilato una manifestazione contro tutte le discriminazioni. Hanno partecipato tanti alunni del liceo classico Andrea D’Oria per dire no ai pregiudizi e ribadire l’importanza dell’articolo 3 della costituzione. Il corteo è partito da piazza della Vittoria al termine delle lezioni e si è snodato fino a piazza de Ferrari. Molti alunni erano attrezzati di manifesti contro le discriminazioni e bandiere. “Homo sum. Humani nihil a me alieno puto”, “D’Oria: in varietate concordia” “Classicisti sì, classisti mai!”: questi gli slogan scanditi e sbandierati dal corteo.
La protesta è stata voluta con forza dagli studenti e ciò è significativo: le discriminazioni sono sempre molto diffuse e non è giusto. Le critiche, ancora oggi, possono colpire qualunque aspetto, dal colore della pelle all’orientamento sessuale, dall’appartenenza ad una cultura diversa all’aspetto fisico o alla posizione economica.
Anche gli studenti di questo liceo vengono a volte giudicati, per il fatto di studiare in una scuola che qualcuno definisce classista.
La partecipazione al raduno è stata molto allegra e festosa, ma sarebbe stato meglio se ci fossero stati tutti, compresi gli insegnanti, per gridare tutti insieme: “Classicisti sì, classisti mai!”