Nuoto: tutti con Manuel!

Nelle ultime due settimane tutta l’Italia sportiva, sia tra gli agonisti che tra i dilettanti, si è mobilitata per dare sostegno alla promessa del nuoto Manuel Bortuzzo, rimasto vittima di  una sparatoria al centro di Roma, mentre passeggiava con la fidanzata. Il proiettile lo ha colpito alla schiena e lo ha paralizzato dalla vita in giù. Tuttavia, Manuel continua a sperare e a credere nel suo sogno di gareggiare con i più forti del nuoto , dando forza non solo a sè stesso ma soprattutto alla sua famiglia, ai suoi amici e a quanti lo sostengono. In un messaggio vocale su Facebook è lo stesso Manuel a dire : “Se potessi vi abbraccerei a uno a uno, tutti quanti. Io ora vado avanti per la mia strada. Vedrete che torno più forte di prima. A presto, un abbraccio a tutti quanti”.

Molte sono state le iniziative volte a sostenere Manuel e la sua famiglia in questo momento delicato. La FIN (Federazione Italiana Nuoto) ha annunciato una raccolta fondi, Give #TUTTICONMANUEL, voluta dai capitani delle squadre nazionali di nuoto, nuoto sincronizzato, nuoto in acque libere, tuffi, pallanuoto e nuoto per salvamento, per provvedere alle spese mediche del ragazzo. A livello locale, sono partite numerose iniziative tra cui quelle della nostra regione. La settimana scorsa a Paternò, in provincia di Catania, in occasione del X Meeting d’Inverno (R/J/C/S)- Sic. Orientale, tutti gli atleti in gara si sono presentati con una M dipinta sul braccio sinistro per testimoniare la loro vicinanza a Manuel. La scelta del braccio non è casuale perché il proiettile che lo ha colpito è entrato proprio dal braccio sinistro. Per la Poseidon sport, società catanese, il colpo è stato ancora più duro, in quanto uno dei suoi migliori atleti, Daniele Bosco,  ha conosciuto e ha condiviso con Manuel l’esperienza romana, convivendo nella stessa camera per quattro mesi. A detta di quest’ultimo, Manuel ha una grande forza di volontà, è stato lui a tirarlo su di morale e dimostra un gran coraggio e una voglia di rivincita anche su coloro, i medici, che disperano che possa riprendere a camminare.

Domenico Pellegrino, III B