Internet e la disinformazione

Rete di ricerca che permette di navigare o rete da pesca senza vie di fuga?

Internet è un mezzo potentissimo che permette al fruitore di compiere qualsiasi ricerca nel giro di pochi secondi. Ma no, non è una sfera di cristallo e, proprio per questo, non ha la verità assoluta. Quante volte ci è capitato di ascoltare frasi del tipo: “Ho letto su internet che…” oppure “Ne sei sicuro? Certo, c’era scritto su internet!”.

Più cresce il numero di internauti, più si ha la possibilità di informarsi. Più si ha la possibilità di informarsi, più, paradossalmente, aumenta la disinformazione. Con l’utilizzo quotidiano e, quasi spontaneo, dei motori di ricerca e dei social, è molto più semplice trasmettere un’informazione. Fino a qui, tutto positivo. Bisogna ricordarsi, però, che l’informazione non sempre è accurata ma, a volte, è, addirittura, capovolta.

Quali sono stati i più grandi casi di disinformazione sul web?

-Sicuramente una delle fake news più “imponente” degli ultimi anni è quella legata alla Blue Whale, un fenomeno scaturito da un servizio delle Iene e poi dilagato sui social. Non è mai stata trovato un reale riscontro nella realtà;

-Tra le bufale più tristi del 2018 c’è quella relativa ai bambini morti annegati nelle coste libiche, dove qualche utente affermava che il loro recupero fosse una messinscena realizzata con l’aiuto degli effetti speciali e dell’utilizzo di bambole molto realistiche chiamate reborn;

-Nei vaccini analizzati sarebbero assenti gli agenti immunogenici, ovvero i componenti che dovrebbero proteggere dalle malattie, e invece sarebbero addirittura presenti sostanze improprie che aumentano l’insorgere di disturbi quali l’autismo. Questa una delle fake news più pericolose e più efficienti. Mai, come in questo caso, la corretta informazione ha giocato un ruolo fondamentale per la salute degli utenti.

Per non incorrere nella disinformazione, bisogna sempre ricordare di:

-Scegliere con cura le pagine a cui affidare la nostra informazione;

-Confermare quanto letto su una testata giornalistica attraverso la lettura di altre pagine;

-Utilizzare pagine che aiutino a capire se la notizia in questione è vera o meno.

 

di Mariachiara Grosso