IL GIORNO PER LA TERRA

La manifestazione del 15 marzo 2019, definita come Friday for future, è stato lo sciopero globale contro il cambiamento climatico, a cui hanno partecipato ben 150 Paesi del mondo, tra cui l’Italia.

Questa manifestazione nasce dall’esempio della giovane ambientalista svedese, Greta Thunberg, di 16 anni, diventata un simbolo  della protesta ambientalista  in tutto  il mondo che  dal 20  agosto del 2018, ogni venerdì  davanti  al Parlamento di Stoccolma,  ha deciso di protestare contro l’indifferenza della politica sulle mutazioni che stanno travolgendo l’ecosistema terrestre.

Lo slogan gridato  dagli studenti di tutto il mondo, che sono scesi nelle piazze nel giorno dello sciopero globale, è stato “non c’è più tempo da perdere”. I potenti devono smetterla di sentirsi i padroni del mondo e le istituzioni sono chiamate nell’immediato a fare qualcosa di concreto per salvare il pianeta. Per esempio, rispettare l’accordo di Parigi stipulato a fine 2015 in occasione della Conferenza sul clima che prevede a partire dal 2020 un piano di azione che impegna tutti i Paesi a limitare il riscaldamento globale riducendo le proprie emissioni di gas serra. O ancora, istituire delle tasse sulle CO2  per punire tutti quei comportamenti dannosi per l’ambiente con delle multe ed utilizzare i soldi per richiedere degli ecoincentivi.

Come detto, occorrono interventi concreti contro i cambiamenti climatici: surriscaldamento, rifiuti, siccità ormai stanno travolgendo la Terra malata. Infatti negli ultimi anni si è assistito all’intensificarsi dell’effetto serra, causato sia dall’eccessiva anidride carbonica immessa nell’atmosfera (conseguenza del consumo sempre maggiore di combustibili fossili come carbone e petrolio) per cui la CO2 si trasforma in uno scudo che non lascia passare il calore;  sia dalla deforestazione, infatti le foreste hanno la capacità positiva di consumare l’anidride carbonica con la fotosintesi clorofilliana impedendo che questo gas si possa accumulare nell’atmosfera.

Le conseguenze dell’aumento del riscaldamento globale, dovuto all’intensificarsi dell’effetto serra, causeranno negli anni a venire gravi problemi all’intero pianeta Terra: per esempio, cambiamenti nella distribuzione delle piogge con gravi ripercussioni nell’agricoltura; nonché il lento e graduale scioglimento dei ghiacciai, che in futuro potrebbe causare l’innalzamento del livello dei mari e sommergere molte zone costiere, come accade già a Venezia con il fenomeno dell’acqua alta.

Per contribuire a salvare il Pianeta ci sono tante cose che, nel nostro piccolo, possiamo fare attivamente:

  • utilizzare l’auto il meno possibile e preferire i mezzi pubblici o la bicicletta;
  • installare, se possibile, pannelli solari e fotovoltaici;
  • non bruciare rifiuti di alcun genere, perché la combustione incontrollata dell’immondizia libera nell’aria sostanze molto velenose;
  • acquistare cibo locale che non abbia percorso molti km per arrivare alla nostra tavola;
  • per conservare gli alimenti, usare i contenitori di vetro e non l’alluminio, che inquina e per la cui produzione lo spreco di energia è enorme;
  • fare la raccolta differenziata, soprattutto della frazione organica: in questo modo si possono produrre fertilizzanti alternativi a quelli chimici.

DI GANCI ELEONORA

 3 C   I.C.S. GIOTTO – CIPOLLA