Star Wars: La vendetta dei Sith

Star Wars è una saga composta da ottofilm, il nono e ultimo uscirà nel dicembre 2019… Sono uno più bello dell’altro, ma il mio preferito è indiscutibilmente il terzo (in ordine cronologico), ovvero il sesto (in ordine di uscita). Questo film ha una trama spettacolare, degli effetti speciali più reali della realtà e una colonna sonora da brividi: si tratta de La vendetta dei Sith, uscito nel 2005 con una durata di 140 minuti, scritto e girato da George Lucas e prodotto dalla casa cinematografica Lucasfilm.
Dal mio punto di vista il film si dedica molto agli effetti speciali, infatti sono perfetti, però è anche una pellicola avvincente e pieno di azione, con questa eterna lotta tra il bene e il male al centro, piena di intrighi e combattimenti mozzafiato.
Il film comincia con un’imponente guerra spaziale sopra i cieli della capitale della repubblica galattica. I due jedi Anakin Skywalker e Obi Wan Kenobi hanno l’incarico di dover salvare il cancelliere supremo Palpatine dai separatisti e dal loro capo, il Sith Conte Dooku (Darth Tyranus).
I due riescono a trovare il cancelliere, ma prima di liberarlo devono affrontare il Conte Dooku, il quale viene sconfitto per mano di Anakin slealmente, perché il giovane jedi aveva tagliato le mani al Sith pochi attimi prima, compiendo così il suo primo passo verso il Lato Oscuro della Forza.
Il cancelliere viene salvato e riportato sul pianeta, dove si trova anche la moglie segreta di Anakin (perché i jedi non potrebbero sposarsi) che gli rivela di essere incinta; da quel momento il jedi inizia a fare sogni premonitori sulla morte di Padmé durante il parto.
Intanto nella Galassia continuano i combattimenti e Obi Wan riceve l’ordine di andare sul pianeta di Utapau ad uccidere il cyborg Generale Grievous,mentre Palpatine costringe l’ordine jedi a far entrare Anakin nel Consiglio Jedi, ma essi non gli riconoscono il rango di maestro.
Il consiglio chiede ad Anakin di spiare il cancelliere, ma lui rivela tutto a Palpatine, il quale confessa di essere il Signore dei Sith, Darth Sidious. Obi Wan sconfigge Grievous, ma mentre si trova sulla nave del Senatore Bail Organa scopre, insieme al maestro Yoda, che Anakin era passato al lato Oscuro ed era stato ribattezzato Darth Fener.
Tornati al Tempio Jedi, trovano i cadaveri di tutti i maestri e padawan uccisi da Fener e i cloni, che prima erano alleati dei Jedi. Allora i due maestri decidono di andare ad affrontare i due Sith.
Mentre i due jedi si trovano al tempio, in senato sta avvenendo una riunione che deciderà le sorti della repubblica, alla fine il cancelliere annuncia che la repubblica diventerà un impero, governato da lui stesso.
Obi Wan non sa dove si trovi Fener, quindi chiede aiuto a Padmé, la quale decide di non rivelare la posizione del marito perché non crede alle parole del jedi. Poco dopo però Padmé decide di andare ad accertarsi di persona della situazione, infatti prende la sua astronave e vola verso il pianeta di Mustafar, però la senatrice non sa che all’interno della sua nave si è nascosto Obi Wan.
Appena arrivati sul pianeta avviene una lite tra i coniugi e nel momento in cui Obi Wan esce allo scoperto e affronta Anakin avviene il duello più emozionante di tutta la saga.
La frase che mi ha colpito di più è quella che pronuncia Padmé con rassegnazione e profonda delusione durante la riunione in senato per proclamare il nuovo impero: “È così che muore la libertà, sotto scroscianti applausi!”. In questa frase secondo me si racchiude una triste verità e l’amara consapevolezza di aver perduto ciò per cui ha lottato, per un mondo giusto, libero e democratico.

Duccio Casini / 1D Liceo Classico Galileo di Firenze