Al teatro Ditirammu per conoscere gli antichi giochi

Mi piace ricordare e raccontare una giornata trascorsa al teatro Ditirammu con le mie insegnanti e i miei compagni. Non era la prima volta che andavo in questo teatro, ma tutte le volte è una rinnovata emozione perché questo piccolo teatrino è carico di storia della tradizione siciliana. Quella mattina ci accolse Elisa Parrinello, la mamma della mia compagna Yara, che ci fece accomodare dentro. Dopo un po’, ebbe inizio lo spettacolo. Inizialmente due attori ci raccontarono la differenza su come è cambiato il modo di giocare. Nei tempi passati, ci hanno spiegato, i giocattoli non si compravano, ma si costruivano con le proprie mani ed era una grande soddisfazione vedere piano piano nascere il proprio giocattolo. Io, personalmente, mi sono un po’ ritrovato in quello che dicevano perché è capitato spesso che ho costruito qualche giocattolo. L’ultimo che ho fatto è stato uno strumento musicale: ho ritagliato un cartone ed ho costruito una chitarra. Gli attori dicevano che le bambine erano brave a realizzare le bambole e i bambini i pupazzi. Tornando a casa, raccontai di questa giornata molto emozionante per me ai miei genitori e loro mi confermarono che, quando erano piccoli, non c’erano tutti questi giochi che ci sono adesso e non c’erano neanche telefonini e computer, ma si giocava molto all’aria aperta, in gruppo o con piccoli giochini e ci si divertiva lo stesso. La mamma mi ha raccontato anche che giocavano a fare il girotondo, alle belle statuine oppure a “1, 2, 3… stella”. Tutti giochi che i bambini di oggi, purtroppo, non conoscono più.

Alessandro Samir La Mattina

I.C.S. “G.Verdi”- Classe  V A