8 mile story

“8 mile” è un film del 2002 diretto da Curtis Hanson, ed è una pellicola che si avvale della straordinaria partecipazione del rapper Eminem. Il film è ambientato sulla 8 mile road di Detroit, che divide il quartiere bianco da quello nero e narra la storia di Jimmy Smith Jr in arte B-Rabbit, un giovane ragazzo che vuole emergere nel mondo del rap negli anni in cui questa scena musicale è dominata da rapper neri del calibro di 2pac e Notorius. Inizialmente il ragazzo viene invogliato a partecipare a una battaglia free-style nello Shelter, dove il suo amico David Porter fa il moderatore degli scontri di freestyle. La prima volta va male e Rabbit viene umiliato, infatti, per colpa della sua timidezza, non riesce neanche a far uscire una rima. Inoltre i suoi problemi non finiscono qui, dato che il ragazzo è costretto a vivere con la madre alcolizzata, la piccola sorella Lily e con il nuovo compagno di sua madre, che sembra provare un particolare divertimento nel disprezzare Jimmy. Il tutto avviene in una casa malmessa, poi si aggiunge un avviso di sfratto che costringerà la famiglia di Rabbit ad abbandonare la casa se non ripagheranno in tempo i mesi di affitto arretrati.
Insomma, la situazione non è delle migliori ma Jimmy terrà duro e contro minacce e rime riuscirà ad avvicinarsi sempre di più fino a dover affrontare le battaglie finali allo Shelter contro i rivali del Free-World.
Sicuramente un bel film, anche se potrebbe risultare un po’ troppo americano per le persone che non hanno una minima infarinatura del mondo hip pop e rap, per esempio le battaglie rap contenute nel film perdono la loro qualità per colpa delle traduzioni italiane a volte sbagliate, oppure l’ambiente che si respira nello Shelter o nel quartiere, infatti il rap è considerata musica per neri, perciò molte delle offese che vengono fatte a Rabbit puntano sul colore della sua pelle e sul fatto che le persone come lui dovrebbero darsi, piuttosto, alla musica da boyband o pop, per esempio molte volte viene nominato il cantante Vanilla Ice in modo dispregiativo per rimarcare questo fatto.
Il film è palesemente il racconto della vita di Eminem, per lo meno la parte in cui cerca di emergere come artista; per dare una localizzazione temporale più precisa potremmo dire il biennio 1996-1997. Una curiosità interessante sul film è che il foglio di carta su cui Jimmy scrive i suoi pezzi è in realtà il foglio su cui Eminem si è appuntato i testi di alcune canzoni tra cui la colonna sonora del film, compresa la canzone “Lose Yourself”. Questo film ha vinto un Oscar per la miglior colonna sonora, evento mai verificatosi prima con il genere hip hop.
Leonardo Fattori / Liceo Classico Galileo