Bianca – Racconto

C’era una volta in un’epoca lontana una ragazza di nome Bianca. Questa ragazza era figlia di un ricco mercante di tessuti. Bianca era una bellissima ragazza con i capelli biondi raccolti sempre in una treccia che arrivava sino ai piedi, decorata con i fiori che solitamente raccoglieva nel campo che era di fronte alla casa della sua migliore amica. Bianca amava la città, soprattutto quando era estate. Bianca aveva occhi azzurri come il mare, una carnagione pallidissima e un trucco blu o nero con sfumature bislacche. Bianca aveva una sorella di nome Anna, anch’essa bella. Anna aveva capelli mori, corti e sempre sciolti, gli occhi castani con dei tratti blu molto luminosi e una carnagione color mandorla. Un giorno il padre partì per un viaggio per lanciare sul mercato un nuovo tipo di stoffa. E lasciò l’incarico alla sorella maggiore di badare a Anna. Quello stesso giorno arrivò alla loro casa un uomo che le minacciò e se non avessero liberato la casa entro un’ora sarebbero state demolite con lei. Allora si guardarono per un nanosecondo e corsero in camera loro per prendere le loro cose e anche quelle del padre. Montarono sulla carrozza frettolosamente, che era diretta alla loro seconda casa in campagna. La carrozza però rimase travolta da una tempesta e precipitò nel vuoto mentre le due sorelle dormivano. La mattina dopo Bianca si svegliò vestita in modo diverso con gli abiti della sera precedente. Bianca sbatté le palpebre due o tre volte e guardò intorno e vide che la sorella era scomparsa e che lei si trovava dentro una grotta piena di graffiti. Uscì e venne abbagliata dalla luce del sole di prima mattina. Si guardò intorno e non riconobbe dov’era. Qualcosa piombò dal cielo di fronte a Bianca. La guardò come se fosse un’estranea; e di punto in bianco cominciò a parlare con una voce aliena e molto acuta. Disse: – tu sei Bianca, la prescelta. Sei piombata dal cielo ieri proprio come dice la profezia -. Bianca, sorpresa, disse: – Chi sei tu? Dove mi trovo? E dov’è mia sorella? – L’alieno fece un sorrisetto malefico e rispose: – Se tu vuoi riavere tua sorella dovrai superare le tre prove colossali -. L’alieno senza dire una parola la sollevò in aria e la condusse a palazzo. Il re guardò Bianca e disse con voce ancora più acuta: – L’alieno 837kc ti avrà parlato delle tre prove colossali. Bene bene, la prima prova è questa: – Devi mangiare una tavoletta di cioccolato, il cibo più letale della regione -. Un pardo reale portò sopra un cuscino una tavoletta di cioccolato. Bianca si leccò i baffi e mangiò di gusto. Il re, sorpreso, fece un segno al pardo di ridargli la sorella. Bianca la abbracciò e il re disse: – Sei stata così coraggiosa che ti restituisco la sorella -. Il re fece aprire un portale nello spazio e si ritrovarono alla loro seconda casa.
S.M. / Classe V A – Scuola primaria Vittorino da Feltre di Firenze