Il mago della neve – Racconto

Mi chiamo Alice, sono una bambina avventurosa, e un giorno andai alla ricerca di qualcosa che si muoveva in una grotta. Fino a quel momento la grotta non era mai stata esplorata da nessuno…
Mi stavo avvicinando sempre di più quando… buuuuu! Era arrivata la mia amica Alessia.
Volevamo scoprire insieme cosa stesse succedendo in quella grotta. Dall’esterno potevamo vedere che la grotta prima diventava rossa, poi gialla, poi arancione, seguiva i colori dell’arcobaleno, dopo sembrava bianca come la neve e poi… si spegneva come una lampadina e infine quando nessuno sospettava niente, ricominciava.
Alla mia amica era venuta un’idea… Ci siamo messe a scavare un tunnel sotto la neve per arrivare fino al centro della grotta. La neve era fredda, ma i giubbotti ci lasciavano calde. Arrivati alla grotta dovevamo riuscire ad aprirla perché per entrare c’era una password. La porta che dovevamo aprire era fatta, da quanto sembrava, di acciaio. Abbiamo provato con tutte le parole più difficili, ma poi la password era semplicemente “uno, due, tre, quattro”. La porta si aprì. Entrammo nella stanza buia e lugubre.
Ad un certo punto la luce si accese. Subito dopo arrivò un topolino con una chiave in mezzo alle due orecchie. Il topolino squittì e ci dette la chiave; meno male che Alessia sapeva per natura la lingua dei topi. Quando il topolino se ne andò, Alessia mi disse: – Il topolino mi ha detto che la chiave ci servirà più tardi, ora dobbiamo occuparci delle trappole che ci sono durante il tragitto. Il topolino mi ha dato pure una mappa, con questa potremmo seguire la strada e non perderci.
Con l’aiuto della mappa, Alice andò sopra una piattaforma allo stesso livello del pavimento, si aprirono delle finestrelle dal muro da cui uscirono tante frecce. Alessia, in questi casi, sapeva benissimo cosa fare; bastava semplicemente strisciare a terra perché tutte le frecce erano puntate in alto. Arrivarono altre trappole molto difficili da schivare, ma riuscimmo a salvarci. Dopo questa disavventura, arrivammo davanti ad una porta.
Io tirai subito fuori dalla tasca la chiave del topolino e la infilai nella serratura… la chiave era quella giusta! Aprimmo la porta e scoprimmo che all’interno c’era un mago che faceva delle magie con la neve. Gli chiedemmo perché faceva le sue magie lì e se alcune volte faceva qualche pausa.
Lui rispose che provava le sue magie là, ma non aveva mai fatto una pausa. Il mago ci fece vedere qualche magia con la neve. Gli chiedemmo se voleva giocare con noi con la neve, ma doveva prometterci che si sarebbe riposato qualche volta. Il mago accettò.
Io, Alessia, il mago e il topolino diventammo amici e ogni tanto io e Alessia andavamo a trovare nella grotta il mago e il suo topolino Nino.
G.P. / Classe VC – Scuola primaria Villani di Firenze