Sfortuna o fortuna? – Racconto

Claudio, un bambino di 4° elementare prova ad andare a scuola da solo …
Quella mattina purtroppo aveva litigato con la sua mamma… Si sentiva molto sfortunato. Uscito da casa, facendo solo sei passi, la sua testa o meglio i suoi capelli erano diventati bianchi, penso che avete capito il perché… Proseguì il cammino, ma… pestò una cacca di cane, però sì, c’è un però, era arrivato finalmente a scuola. Si era ricordato che quel giorno ci sarebbe stata un’interrogazione, ma non sapeva a chi toccava.
Seduto in classe la maestra pesca a sorte e urla: ”Claudio!” Claudio non aveva studiato, anzi sì, aveva studiato, ma ora aveva la mente veramente vuota, come se gli avessero mangiato il cervello! La maestra Geltrude, dopo due minuti di silenzio di Claudio, accende il computer cliccando e digitando sulla tastiera il numero cinque. Claudio si siede al suo posto, rannicchiandosi sulla sedia e si preparò alle domande.
Intanto era arrivata l’ora di pranzo, tutti i suoi compagni, compreso lui, avevano fame. I piatti erano abbondanti, toccò a Claudio, affamatissimo, ma… niente, gli avevano dato il piatto più piccolo! Tornati in classe inizia la ricreazione, sì, ma è come se non ci fosse la ricreazione, per lui. C’era un chiasso tremendo nella classe, urla e strepiti da paura, come se ci fosse un fantasma a sbattere la porta. Arriva la maestra Franca, che è l’insegnante di ceramica: Si deve fare il lavoretto di primavera; Claudio si impegna ma… appena l’ha finito gli cadde a terra, e non poteva rifarlo perché … Driin, driin, driin… la campanella suonava l’ora di andare via. Tutti gli alunni escono da scuola, e pioveva. Claudio torna da solo a casa, senza ombrello. Trova un bigliettino con scritto… ”Claudio!” Ma è la mamma che lo sveglia per andare a scuola. “Era tutto un sogno!” sospira lui.
G.P. / Classe VC – Scuola primaria Villani di Firenze