La grande missione – Racconto

Era l’anno 1943 a Firenze quando Matteo scoprì la sua vera missione, quella che avrebbe dovuto compiere per fare…
Era la notte dell’11 ottobre quando Matteo si svegliò di scatto perché sentì un rombo. Si mise le scarpe e uscì di casa, davanti a lui vide una scena che gli avrebbe cambiato del tutto la vita… Vide sua mamma distesa a terra con una macchia di sangue che si estendeva sul suo corpo e il babbo accanto a lei, a sua volta morto. Rientrò subito in casa e si rimise a letto a dormire. Si svegliò e pensò che era stato solo un brutto sogno ma non era così: guardò fuori dalla finestra e vide i suoi genitori distesi a terra morti, e il suo cuore cominciò a battere forte…
Allora non era un sogno ma era realtà: aveva perso del tutto la sua famiglia, la sua vita finora un po’ monotona era cambiata per sempre, in peggio.
Quel giorno non andò a scuola, si presentò il giorno dopo e all’ora di lettere (che era la sua materia preferita). Stette tutto il tempo in biblioteca a riflettere sul fatto che aveva visto. Il giorno dopo tornò in biblioteca a prendere un libro, lo prese e davanti a lui si aprì un passaggio segreto e… davanti a lui si mostrò un vecchio. Gli chiese dove fosse finito e lui gli rispose: “Matteo, tu sei entrato nel passaggio segreto dei curatori che possono guarire le persone morte”. A quelle parole gli si gelò il cuore, gli chiese se poteva prendere la pozione che poteva guarire suoi genitori. Il vecchio rispose di sì e gli diede una lista; Matteo chiese a cosa servisse, lui gli rispose che erano gli ingredienti per fare la pozione che poteva resuscitare i morti. Gli disse anche che se non li avesse portati fra una settimana non avrebbe potuto più curarli. Sulla lista c’erano i seguenti ingredienti: muschi che si trovano nella caverna degli orchi in Sicilia e un po’ d’acqua della vita eterna a Viareggio. Partì subito per Viareggio alla ricerca dell’acqua della vita eterna. Arrivò e chiese un po’ in giro dove si potesse trovare quell’acqua magica. Nessuno gli seppe dire dove si potesse trovare quell’acqua magica, nessuno gli risposero, tranne un bambino di nome Vieri che gli disse che era al bagno “Due sorelle”, dove l’avrebbe accompagnato, visto che la sua vita fino a quel momento era stata molto monotona e non aveva nulla da fare. Arrivarono al bagno “Due sorelle” e vide il vecchio che aveva visto al passaggio segreto, gli chiese cosa ci faceva lì, lui non rispose, si limitò a dargli un’altra mappa e sparire in una nuvola di fumo: quella mappa aveva una x che indicava il terreno proprio sotto i loro piedi. Presero una pala e cominciarono a scavare, ad un certo punto si sentì dell’acqua: avevano trovato la fonte dell’acqua dell’eterna. Prese una boccetta e la riempì. Poi si avviarono per la Sicilia. In Sicilia conobbero Marco, un gettatello. Lui sapeva dov’era la grotta degli orchi. Arrivarono in questa grotta e videro questi due orchi che avevano sotto il braccio il muschio. I tre sgattaiolarono nella grotta senza farsi sentire, però… dallo zaino di Marco cascò un martello che fece rimbombare tutta la grotta. I due orchi si alzarono , loro si nascosero dietro una roccia. I due orchi si guardarono un po’ intorno per poi tornare a dormire. Presero il muschio e andarono via. A un certo punto si sentì un rumore e Matteo si svegliò. Era stato solo un brutto sogno, però sembrava così reale ma non è che magari era tutto vero e… però avevo i miei genitori davanti a me. Ehm… che strano…
M.B. / Classe V B – Scuola primaria Vittorino da Feltre di Firenze