Polonia – Italia 0-1

0-1 Polonia – Italia, 14 ottobre 2018, 90’ + 2, Cristiano Biraghi.
Era un anno e mezzo, un anno e mezzo che non si vedeva una vittoria azzurra in una gara ufficiale.
Notte, quella del 14 ottobre, show per l’Italia, che non era più, suo malgrado, abituata a vincere.
Si è trattata di una svolta, di una ventata d’aria fresca, per una Nazionale tanto contestata dopo la sua mancata qualificazione ai Mondiali di Russia 2018 e dopo il titubante inizio della squadra del nuovo C.T. Mancini.
Dal lontano – e indimenticabile – 2006 tante cose sono cambiate, ci sono state più delusioni che gioie, ma, si sa, chi non ha mai subito forti sconfitte, non conoscerà mai le vere vittorie, come quella in Nations League – una nuova competizione che mira a fare crescere le nazionali sostituendo gran parte delle amichevoli con partite ufficiali, cosicché le nazionali affrontino avversari di valore a loro pari – contro la Polonia di Jerzy Brzeczek. Roberto Mancini, diventato C.T. dell’Italia il 14 maggio 2018, ha rivoluzionato completamente la rosa della Nazionale, puntando su talenti giovani, anzi, giovanissimi; “eliminando” le “vecchie glorie”, delle quali rimangono solo Bonucci e Chiellini. Dal lontano 2006, l’Italia è passata dall’essere Campione del mondo al dover lottare per rimanere nella fascia A del ranking FIFA, lotta che ha dato i suoi frutti, la Nazionale, dopo un inizio titubante anche in questa competizione, ha stupito e riacceso le speranze dei suoi tifosi.
Basta leggere la formazione scelta per rendersi conto della svolta attuata da Mancini: 4-3-3 con tridente d’attacco leggero – Bernardeschi, Insigne, Chiesa – e Barella alla sua prima gara ufficiale in campo dal primo minuto. La prestazione italiana è, probabilmente, la migliore azzurra da parecchio tempo, c’è un’idea di gioco ben definita, e si vede. Fin dal primo minuto, infatti, la squadra azzurra è pericolosa, rapida e precisa negli scambi e nelle conclusioni a rete, murate da un eccellente Szczesny: tutto questo sembra voler indicare fin da subito la rinascita italiana. Nel secondo tempo, la Polonia si butta in avanti, favorendo così Chiesa, sulla corsia di sinistra; ma, nonostante questo, il goal non arriva. Partita maledetta, alcune occasioni sprecate, miracoli del portiere polacco, si arriva a pensare che, alla fine, avrebbe vinto la Polonia; ma è il 92° minuto che cambia tutto: cross del debuttante Lasagna, Biraghi, terzino della Fiorentina, la butta dentro, primo goal in azzurro, un’emozione unica, dedicata all’eterno capitano viola, Davide Astori, alzando al cielo un “13”.
Amicizia, voglia di giocare, di vincere e di essere uniti: questi sono i valori che torneranno a rendere il cielo Azzurro, dopo un tempo infinito di attesa.
Laura Cappelli / Liceo Classico Galileo di Firenze