Anche se pensiamo di conoscere il Sistema Solare, non smetterà mai di sorprenderci. Ultimamente i satelliti sono aumentati, diventando 14. L’ultimo scoperto prende il nome di Ippocampo, una piccolissima luna che segue un’orbita gemella a quella di Proteo, il più grande tra i satelliti di Nettuno. Ad annunciare questa nuova scoperta è uno studio del Seti Institute e dell’università della California, a Berkeley. La scoperta è stata effettuata grazie all’aiuto di un telescopio chiamato Hubble, uno dei più potenti a disposizione della NASA. Vi chiederete come sia riuscito questo pianeta a non essere scoperto per tutti questi anni: è per le sue minuscole dimensioni, 34 chilometri di diametro, quasi niente rispetto agli altri, come Tritone, che ne ha duemila di diametro ed è la luna più grande di Nettuno. Per composizione e per posizione gli scienziati dicono che questa luna abbia un’origine abbastanza recente. La presenza di un altro satellite era stata già annunciata da dei ricercatori nel 2013 e confermata nel 2016, ma solo in questo periodo, dopo tante analisi, ricerche e studi, gli astronomi del team americano hanno ufficialmente confermato e battezzato questa scoperta. Le numerose osservazioni hanno permesso di ipotizzare la sua possibile origine: gli studiosi hanno pubblicato un articolo che sostiene che Ippocampo potrebbe essere nato per un impatto di Proteo con un altro corpo celeste. Dicono questo perché è stata trovata una collisione sulla superficie di Proteo, sotto forma di un grandissimo cratere chiamato cratere Pharos, da cui potrebbe essere nato sia Ippocampo sia alcuni degli anelli che cingono il pianeta.
Camilla Calloni / Scuola Secondaria di primo grado “Puccini” di Firenze
Il Sistema Solare è più grande: Nettuno ha una luna in più
