A un metro da te

Quest’anno è uscito un film di Justin Baldoni, A un metro da te: ne sono protagonisti due ragazzi chiamati Stella Grant (interpretata da Haley Lu Richardson) e Will Newman (cui presta il volto Cole Sprouse).
Il film tratta di una ragazza, Stella, malata di fibrosicistica, una malattia genetica che ti fa produrre quintali di muco. Stella finisce all’ospedale per un’alta febbre; lì trova il suo migliore amico Poe. Un giorno Stella incontra un ragazzo, il classico ragazzo ribelle, Will, affetto anche lui dalla fibrosicistica: l’unica cura per la malattia è il trapianto dei polmoni, e Stella e Poe sono in lista di attesa, anche se purtroppo Will ha contratto un virus che gli rende impossibile il trapianto. Per provare a curarlo gli assegnano una terapia che lui non segue ma, quando incontrerà Stella, farà un accordo con lei e in cambio di un ritratto lui seguirà la terapia con lei. Fin da subito Stella non sopporta Will, giusto perché lui non segue la terapia. L’unico problema è che fra malati di fibrosicistica si deve stare a un minimo di due metri di distanza, sennò si potrebbe andare incontro alla morte. Questo “odio” che Stella prova per Will si trasformerà prima in affetto poi in amore e i due dovranno riuscire a frequentarsi senza farsi scoprire e sempre restando a due metri di distanza: tutto questo avviene con l’aiuto di Poe, a cui poi succederà qualcosa. Cosa succederà a Poe? Come andrà fra di loro? Riusciranno a stare insieme? E Will riuscirà a curarsi? Beh, questo lo scoprirete solo guardando il film.
Questo film l’ho visto al cinema, essendo uscito da poco. A me è piaciuto moltissimo perché mi sono persa in questa storia così lontana dalla mia realtà e mi sono accorta di quante cose ho e di quanto le persone che hanno poco riescono ad essere felici con nulla. Vi consiglio di prepararvi i fazzoletti perché quello che succederà dopo è davvero molto commovente ma anche molto interessante. Personalmente vi consiglio moltissimo di vederlo.
Camilla Calloni / Scuola Secondaria di primo grado “Puccini” di Firenze