La luce finta… – Racconto

Questa è la storia di un ragazzino come tanti, ma proprio un giorno gli capitò qualcosa di molto strano…
Era una mattina serena: gli uccellini fischiavano, la sveglia… svegliava e la mamma preparava la colazione, insomma una tipica mattina da lunedì.
Corsi giù per le scale e trovai il nonno con una fetta di pane e marmellata tra i denti; la mamma invece era ai fornelli che preparava il caffè, il babbo… non sapevo dove si potesse trovare! Mi sedetti vicino al nonno, e presi in mano il succo di frutta, intanto il nonno iniziò a parlare di cose adulte del tipo “Che ne pensate del nuovo presidente del Canada, che ne dite di Signorini…” e così via.
Io mi annoiavo, ma ad un certo punto sentii uscire dalla bocca del nonno una frase che mi colpì molto: “Lo sapete che qualcuno ha caricato un video in cui compare una persona… BRILLA!” La parola “brilla” mi colpì perché era impossibile che esistesse un essere umano brillante! Però la mamma appena sentì le parole del nonno gli fece un cenno che solo la metà bastava per fulminarlo! Allora presi lo zaino, me lo misi in spalla e andai a scuola.
Arrivato a scuola tutti non facevano che parlare del misterioso video; quando Nick, il mio migliore amico, mi chiamò, io andai da lui e si iniziò a parlare. Nick era scioccato all’idea che un uomo con strani poteri si aggirasse tra noi!Iniziò a buttare “ipotesi” senza senso del tipo… avrà poteri strani? Sarà maschio o femmina? Sarà un alieno?
L’ultima in realtà mi sembrava abbastanza probabile… ma non volevo che continuasse ad elencarmi la lista della spesa, e quindi feci finta di interessarmi e di seguire, fino a che non suonò la campanella e i portoni si aprirono.
Arrivati in classe, c’era Mr. Pearce con l’ora di storia, la maggior parte della classe parlava del incredibile fatto ma in particolare non seguiva. Nick fu richiamato ben tre volte ma senza risultato. Lo conoscevo dalla materna e sapevo che se c’era qualcosa che voleva scoprire lo scopriva in tutti i modi. Alla fine della lezione era proprio su un altro mondo! Ma ad un certo punto mi prese per il braccio e mi portò nel bagno dei bidelli, lì mi disse che voleva indagare sul misterioso fatto, dopo di che mi chiese se volevo aiutarlo. Io ci pensai su ma alla fine dissi di sì, Nick allora disse: “Bene, allora vieni da me alle 6:00, mi raccomando”. Detto questo si tornò in classe e si continuò con le lezioni.
Il giorno dopo Nick non venne a scuola, e forse io sapevo anche perché non c’era: la sera prima mi disse che non sarebbe venuto a scuola per trovare informazioni riguardo al video misterioso. La scuola senza di lui era noiosissima: non c’era il rumore di sempre, la voce squillante che faceva arrabbiare i professori, c’era una sedia vuota occupata dall’aria… non c’era Nick, insomma.
Quando tornai a casa, trovai il nonno sulla poltrona che leggeva il giornale, e mentre lo leggeva sussurrava: “È tornato… per vendicarsi!” Io allora, incuriosito, gli chiesi di che cosa stesse parlando ma il nonno fece cenno che non era niente di importante. Io però insistetti e il nonno alla fine disse che tempo fa un uomo misterioso sul ciglio della strada si era illuminato all’improvviso, ammazzando due ragazze di passaggio dicendo che si sarebbe vendicato di…
In quel preciso momento entrò la mamma con una borsa della spesa e chiese se qualcuno venisse a darle una mano, il nonno si alzò e mi fece un cenno amichevole. Io, impressionato, corsi in camera mia e andai chiamare Nick in fretta!
Nick rispose e io gli raccontai ciò che il nonno mi aveva detto detto poco prima, lui ne rimase scioccato e poi disse: “Ora tocca a me darti una notizia inquietante. Ho chiesto a mio padre se negli ultimi anni fosse successo qualcosa di “strano”, lui mi ha risposto che c’era stato un attacco da parte di un uomo svizzero a una donna francese durante uno sciopero da parte dei taxisti, io gli chiesi che cosa ci fosse di strano, ma lui poi aggiunse che la stessa donna scomparse due mesi dopo lo stesso giorno in cui le due ragazze morirono! Lì per lì pensai che non si trattasse di una coincidenza ma di un vero e proprio piano organizzato nei minimi dettagli. Eravamo scioccati entrambi, tanto che cinque minuti dopo riattaccammo e ci salutammo. Io, pieno di curiosità, mi misi a cercare nei libri di casa, sui giornali del nonno e su internet; alla fine trovai un sito interessante che però diceva che l’ uomo del video morì tre anni fa per colpa di un tumore al esofago. Non capivo, eppure il video ero vero…
Il giorno dopo era sabato; io e Nick ci incontrammo ai giardini, per parlare del famoso video, quando a Nick disse che era meglio lasciare stare e andare a confessare tutto alla polizia; io non ero d’accordo, dopo tutto questo lavoro voleva mollare! Dissi di no ma poi pensai che era meglio così, in fondo noi non eravamo Sherlock Holmes e il suo assistente Watson! Così lo stesso giorno andammo dalla polizia e confessammo tutto: non volevamo che finisse male per l’umanità!
L’indomani il nonno leggeva il suo quotidiano mattutino, che conteneva una notizia molto interessante: “Finalmente catturato il famoso assassino delle tre donne uccise otto anni fa. Un particolare contributo alle indagini è venuto da Nick Pirolama e Sam Birrù, che hanno scoperto la metà degli indizi! Magari facessero così tutti i ragazzi!
Matilde Pasquini / Scuola Secondaria di primo grado Puccini di Firenze