Lo sport è divertimento e gioia di vivere

Lo sport è sudore, sacrificio e gioco di squadra. E’ sentirsi bene in forma, evitando ciò che è distruttivo per il nostro corpo come le droghe e l’alcol. E’ spalleggiarsi durante i momenti di difficoltà e avere qualcuno che ti aiuti a superarli. Quale pensi che sia il ruolo più importante che lo sport ha nella società?

Divertirsi, questo è il vero scopo di chi pratica sport. Perché arrabbiarsi se ci si può divertire ed essere felici di praticare lo sport che ci appassiona? La parola “divertimento” entrò in un cassetto del mio cuore durante una gara d’ottobre del 2015.

La società di ginnastica artistica di cui facevo parte all’età di dieci anni ospitava nella nostra palestra atleti disabili. La maggior parte di loro soffriva della sindrome di Down e altri di disturbi che non permettevano loro una vita del tutto normale. Spesso non si ricordano gli elementi, cadono spesso dalla trave perché non trovano l’equilibrio, non possono eseguire determinati esercizi, ma nonostante ciò i loro istruttori li aiutano ad apprendere il vero significato della parola “sport”. Nei loro confronti sono molto comprensivi e premurosi, direi l’opposto dei miei allenatori che puntano soprattutto alla vittoria: nelle società sportive in genere il vero scopo è vincere senza sbagliare, tutta la gara deve essere perfetta in ogni passo che viene eseguito, tanto che a volte ci si sente agitati e nervosi e non si gode della giornata. Ma nel mondo dello sport è così importante vincere?

Proprio quel giorno io stessa avevo un ruolo importante, anche se all’inizio sembrava molto semplice. Dovevo accompagnare durante la sfilata iniziale una delle tante squadre presenti nel palazzetto e durante il cambio degli attrezzi. Stare in compagnia di questi ragazzi era piacevole: erano davvero simpatici. Ognuno di loro era molto emozionato e agitato nello stesso tempo, ma io gli spiegai che era tutto normale, e che capita a tutti di essere agitati durante un’esibizione importante.

La gara procedeva senza nessun intoppo, ma poco dopo una ragazza cadde dalla trave, addirittura tre volte. Non ci potevo credere, la gara era praticamente persa, sarebbe arrivata ultima perché tre cadute erano davvero tante. La ragazza fece un sorriso ai giudici quando terminò l’esercizio e successivamente corse da me abbracciandomi, dicendomi che la gara era terminata e che avrebbe vinto; io non dissi niente: non le volevo rovinare il momento perché era davvero contenta, ma sapevo che non avrebbe vinto, era caduta troppe volte.

Si fece l’ora delle premiazioni, i giudici montarono il podio ed iniziarono a chiamare i vincitori. Poco dopo annunciarono che la vincitrice era proprio la ragazza che poco prima mi aveva abbracciata. Ero davvero contenta; in quel momento capii che era stato quel sorriso a farle vincere la gara. Era molto felice ed io lo ero per lei. Da quel giorno in ogni gara il mio viso non smette di sorridere e il mio cuore  mi dice solo di divertirmi nonostante le situazioni in cui mi sento più agitata. È questo il vero scopo dello sport, non altro che il divertimento!

Rebecca Calabrese, III A