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“Giornalisti si diventa per passione”. Gaetano Perricone si racconta

“Giornalisti si diventa per passione”. Queste le parole di Gaetano Perricone, giornalista professionista palermitano e autore di libri, tra cui:  “Diversamente nonno”, durante l’incontro del 15 luglio alla DGSummer school al liceo ‘G. Galilei’ di Catania.
Già all’età di cinque anni la carta stampata lo affascinava,tanto che aspettava con impazienza l’arrivo del giornale ogni mattina. Così sbocciava l’amore per i quotidiani che, con il tempo, si sarebbe trasformato in una vera e propria passione per la scrittura.
Crescendo si è reso conto che il futuro da medico, indicato dal padre, non era adatto a lui poiché non poteva fare a meno di riconoscere dentro di sé la vocazione che lo avrebbe portato a legarsi al giornalismo per sempre. Perricone ha iniziato la carriera giornalistica nel 1978, scrivendo per il quotidiano “L’Ora”.
“Quando mi era stato proposto di occuparmi di cronaca nera- racconta- capii che un vero giornalista deve sapersi adeguare a qualsiasi tipo di situazione, nel bene e nel male”.
In seguito, Gaetano Perricone si è occupato anche di cronaca sportiva. Nel 1990 , durante i Mondiali in Italia,  ha seguito la partita che vide l’Argentina eliminare gli azzurri; nel 1994 ha seguito i mondiali di ciclismo che per lui rappresentarono il trampolino di lancio verso l’ambito sportivo.
La partecipazione a queste manifestazioni ed, in seguito, alle Universiadi del ’97 diedero l’opportunità a Perricone di stringere amicizia, collaborare e confrontarsi con altri colleghi stranieri sui modi di lavorare e di pensare.
Dopo essersi trasferito a Catania ed avere assunto l’incarico di responsabile dell’ufficio stampa del parco dell’Etna, infatti, grazie alle amicizie instaurate in passato, ha ospitato 15 giornalisti cinesi in occasione della candidatura del vulcano Etna come patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Nel frattempo, il suo rapporto con la natura  diventa speciale e lo ha raccontato nel suo primo libro: ‘La mia Etna. Dialogo con la muntagna.’
Dalle parole del celebre giornalista traspare una grande umiltà, qualità che considera necessarie nell’approccio con la notizia. A queste segue il corretto uso della parola, la padronanza della lingua e la chiarezza. Per gli aspiranti giornalisti della Summer school questi sono stati alcuni tra i suggerimenti dati da Perricone.
Nonostante la saggezza ricavata dalle sue esperienze, ribadisce l’importanza di imparare dai giovani che spesso, invece, vengono considerati superficiali e poco interessati a ciò che accade intorno a loro. Il giornalista va oltre questi stereotipi e reputa effimero e inconsistente tutto quello che viene proposto dalla società alle nuove generazioni. 
Lara Abrhams, Andrea Labisi, Aurora Ronsisvalle, Federica Bellia