Attraverso l’Atlantico in pallone

“Attraverso l’Atlantico in pallone” è un libro di Emilio Salgari, edito da CentoAutori nel 2017. Emilio Salgari pubblicò questo racconto a puntate tra il 1895 ed il 1896 sulla rivista “La biblioteca dell’infanzia”.
Salgari, nato a Verona nel 1862 collaborò fin da giovane con numerosi giornali su cui pubblicò i suoi primi racconti di avventura. Ebbe grande successo per i romanzi “Sandokan” e “Il Corsaro Nero”.
I personaggi di “Attraverso l’Atlantico in pallone” sono: il milionario Mister Ned Kelly, protagonista del racconto, ingegnere appassionato di aeronautica e costruttore del Washington, un pallone per sorvolare l’Atlantico solo con l’aiuto dei venti; Simone, il pauroso domestico di Mister Kelly; Harry O’Donnel, un evaso di prigione che accompagna Mister Kelly nel suo viaggio, pur di scappare dai policemen; Walter Chidley, un orfano salvato dell’equipaggio della nave Florida.
Il mio personaggio preferito è Mister Kelly, perché ha realizzato un’invenzione geniale, il Washington, ed è riuscito a portare a termine un’impresa che nessuno credeva possibile.
Il testo è un romanzo di avventura con uno stile ottocentesco e termini antichi.
Il racconto narra dell’avventura di Mister Kelly che realizzò un pallone per raggiungere l’Europa partendo dal Canada e sfruttando il solo aiuto dei venti. Prima della partenza del Washington, Mister Kelly chiese se qualcuno lo volesse accompagnare, ma nessuno si offrì. Proprio quando tutti erano sicuri che nessuno sarebbe salito, Harry O’Donnel salì di corsa sull’aerostato. Inseguito dalla polizia si era rifugiato sul Washington.
Successivamente l’aerostato, dopo la partenza, venne inseguito da una nave da guerra che, attraverso colpi di cannone, cercava invano di colpire il Washington, che successivamente superò la nave tanto da non vederla più.
Durante il viaggio Mister Kelly svelò i segreti della pesca del merluzzo e raccontò episodi importanti della storia dell’aeronautica.
Il viaggio del Washington proseguì secondo la direzione dei venti finché non venne tirato giù da una piovra gigante che venne uccisa da O’Donnel. Ma gli imprevisti non erano finiti e l’equipaggio si trovò ad affrontare un uragano. Anche in questo caso Mister Kelly spiegò a O’Donnel gli effetti pericolosi dei fulmini sulle cose e sugli uomini.
Ad un tratto, sorvolando un relitto e cercando di fare provvista d’acqua, Simone cadde nell’acqua e nonostante l’aiuto di O’Donnel, che prontamente si era gettato in acqua per salvarlo, morì attaccato da uno squalo. Lo stesso O’Donnel venne aggredito da ben tre squali ma Kelly ne uccise uno con una fucilata.
Perso il fedele Simone, la stessa notte i due udirono delle grida d’aiuto e scendendo con il pallone recuperarono un ragazzo di quindici anni alla deriva su un canotto. Il ragazzo era sopravvissuto al naufragio della nave Florida dove lavorava come mozzo. Mister Kelly, dopo aver ascoltato la storia del ragazzo decise di adottarlo.
Ben presto l’equipaggio del Washington si trovò a dover aiutare anche gli altri naufraghi del Florida, che li minacciavano con le armi volendo acqua e cibo. Di fronte ad una cassa vuota i naufraghi iniziarono a sparare contro il pallone che venne colpito in più punti causando degli strappi nel tessuto, che vennero prontamente rattoppati dal mozzo.
Il pallone cominciò poi una lenta discesa finché Mister Kelly non usò l’ultima riserva di idrogeno per fargli riprendere quota.
Giunto sulle coste dell’Africa, il pallone riprese a scendere e fu attaccato da una nave inglese che inseguiva O’Donnel. A quel punto Mister Kelly ordinò ai suoi di alleggerire il pallone il più possibile per fargli riprendere quota. Ancora una volta riuscirono a fuggire all’attacco della nave inglese.
Giunto alle isole Bissagos, il pallone scese quasi al livello delle onde; a quel punto Kelly ordinò di arrampicarsi sul pallone e di sganciare la navicella così da poter raggiungere terra. Raggiunta la terra ferma, vennero circondati dagli uomini del posto, e solo l’intervento di Antao Cabrera riuscì a salvarli.
L’avventura vissuta dal Washington ebbe un grande successo e la Regina d’Inghilterra decise di concedere la grazia a O’Donnel.
Il racconto termina con i tre viaggiatori che progettano una nuova avventura al Polo.
L’episodio che mi è piaciuto di più è quando Mister Kelly ascolta la storia della vita di O’Donnel e decide di tenerlo sul pallone senza gettarlo in mare come gli aveva proposto O’Donnel.
Il libro ci insegna ad accogliere le persone in difficoltà, ad ascoltare le loro storie e a collaborare per raggiungere un obiettivo.
Il libro mi è piaciuto perché parla di un racconto di avventura e soprattutto per il messaggio che dà.
Paolo Gallina 2G