IN RICORDO DI ALDA MERINI

Ha parlato di amore, di dolore, di solitudine. E spesso si è rivolta a tutte noi. Incoraggiandoci a non lasciarci vincere dalle difficoltà. A dieci anni dalla sua morte vogliamo ricordarla così.

Una donna è una cosa che canta
in mezzo alla bufera del mondo
coi lunghi capelli sparsi
su oscure catene

Anticonformista, rivoluzionaria, insofferente ai luoghi comuni e alle ipocrisie. Alda Merini non è mai stata una donna convenzionale e, più di tutto, non ha mai ambito ad esserlo. Limpida nella sua fragilità e nei suoi eccessi, la poetessa dei Navigli ha trovato nella poesia il rimedio a una vita appesantita dal dolore e dal susseguirsi di tante solitudini e il posto perfetto in cui cercare quell’equilibrio che la realtà le aveva negato. Vogliamo ricordarla con alcuni dei suoi versi più belli. Quelli in cui ha delineato meravigliosi ritratti di donne divise tra amore, lotta e sofferenza.

una donna mi ispira i colori
e il sonno delle ombre
tu che sei donna ascolta:
non avrai una spiaggia sicura
né un porticciolo di vento

ma amerai uomini in festa

perché la tua bellezza
è
voce del vento.

Sorridere davanti alle difficoltà e trasformare le lacrime nel carburante necessario a ripartire. È questo l’invito che rivolge a tutte le donne nelle sue poesie. Lei, che sarà una delle prime nella storia della letteratura a parlare della potenza di questo essere magnifico, capace sempre di costruirsi da sola, potente e fragile al tempo stesso che per secoli ha ispirato i grandi poeti e che comunemente noi chiamiamo “Donna”.

sei scura come la menzogna
e ti crederanno bugiarda
verrai arsa sul rogo d’impazienza
ma tu non brucerai mai
perché sei bella.

Quante volte noi donne ci siamo sentite bruciare dentro, quante volte abbiamo alimentato la fiamma, ma risiede proprio in quel focolare la nostra forza, la stessa forza che fece splendere Giovanna D’Arco; la stessa forza che dentro di sè cela tutta la debolezza dell’essere femminile, tutta la sua bellezza, quella decantata dai poeti del Dolce Stil Novo, la bellezza che la precede nel suo cammino.

Grazie Alda per averci insegnato che una donna è bella sempre, é bella nella sua gioventù che poi per tutta la vita custodirà nell’animo; è bella quando guarda in faccia il mondo e lo fronteggia con aria di sfida, lei che è nata dalla costola dell’uomo per poter essere sua pari e non solo per essere protetta. Una donna non ha bisogno di protezione, una donna ha bisogno semplicemente di essere libera di poter essere chiamata tale, con tutte le sue mille sfaccettature che la rendono così magnificamente, donna.

Anna Di Franco, Rachele Pittà, Gabriele Baudo e Ginevra Aviello