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16^ giornata di Serie A, Juve riaggancia l’Inter, Lazio infermabile

Partiamo dallo scontro salvezza, dove il Brescia di Corini batte con tre reti il lecce di Liverani; nel primo tempo come in tutta la partita è il Brescia a dominare attaccando di più, infatti al 32’ del primo tempo con Chancellor che insacca sugli sviluppi di palla inattiva: cross preciso di Torregrossa sull’appena entrato Spalek, che sponda il pallone di testa beffando la difesa del Lecce e regala il primo gol del campionato a Chancellor, che solo davanti al portiere non sbaglia. Il raddoppio arriva al 44’ con Torregrossa, autore di una partita perfetta, che raccoglie il cross di Sabelli su un’uscita folle di Gabriel e insacca tutto solo davanti alla porta. Il gol che chiude i conti arriva al 61’ da Spalek, anch’esso super protagonista, che su un contropiede del Brescia raccoglie il traversone effettuato da Bisoli e solo davanti al portiere non sbaglia. Finisce 3-0 per le rondinelle che fanno due su due dal ritorno di Corini sulla panchina, il Lecce deve riacquistare punti e rivedere la fase difensiva.
Passiamo a Napoli-parma, dove i partenopei dovevano assolutamente vincere per ricominciare a marciare verso il quarto posto dopo l’esonero di Carlo Ancelotti e l’arrivo di Gattuso, invece si trovano davanti un Parma ben arcigno in difesa e devastante sulle ripartenze, infatti il primo gol è proprio dei ducali, che su un errore colossale di Koulibaly che non controlla la palla e se la fa sottrarre da Kulusevski che si invola verso la porta ed è freddo davanti a Meret e firma l’uno a zero. Il Napoli riesce ad accorciare le distanze solo nel secondo tempo, dove al 64’ minuto Milik raccoglie un cross al bacio di Mertens e con un gran colpo di testa pareggia. La partita sembrava destinata a finire in pareggio, ma al 94’ minuto arriva la beffa da parte di Gervinho, che su una ripartenza serve Kulusevski, il quale con una lucidità da veterano serve nuovamente il compagno tutto solo davanti a Meret e mette a segno il gol del definitivo 2-1. Il Napoli adesso non deve fare
assolutamente più errori perché le altre squadre no stanno a guardare, mentre il Parma sta facendo un ottimo campionato, trovandosi al settimo posto a +3 proprio sui partenopei. Un’altra squadra che ha deluso questa giornata è l’Atalanta, che al Dall’Ara viene fermata da un ottimo Bologna guidato da un eterno Palacio, che a 38 anni fa ancora la differenza.
Il vantaggio è proprio dei rossoblu, che passano in vantaggio al 12’ su una ripartenza di Orsolini che fa tutto benissimo e al limite dell’area fa partire un sinistro potente che si infrange sul palo; sulla ribattuta è prontissimo Rodrigo Palacio che insacca. Il raddoppio arriva al 53’ del secondo tempo con Poli, che stacca di testa in modo perfetto sul cross di Tomiyiasu. Il gol che accorcia le distanze ma non basta lo fa Ruslan Malinovskyi con un tocco di sinistro sul filtrante di Musa Barrow. L’Atalanta perde punti importanti per la corsa al quarto posto che si trova a +4, mentre per il bologna sono tre punti importantissimi e si
porta a + sei sulla zona rossa. Altra grande prestazione da parte dell’Hellas Verona che rimonta i tre gol di svantaggio contro il Torino. Il primo gol del Toro arriva al 36’ del primo tempo con Cristian Ansaldi, che raccoglie il pallone dopo un’azione insistita di Verdi che lo riesce a servire sulla sinistra e dopodiché calcio potentemente sotto la traversa e firma l’uno a zero. Il raddoppio arriva nel secondo tempo, al 54’, con Berenguer che si incunea in area dalla sinistra, si accentra trovando la rete dopo che il pallone aveva toccato il palo interno. Il 3-0 e l’illusione della vittoria arriva al 61’ di nuovo con Ansaldi, che su gli sviluppi di un corner dalla destra approfitta di una respinta corta e calcia al volo da limite realizzando un bellissima doppietta. Ma il Verona non molla e al 67’ trasforma dal dischetto Giampaolo Pazzini appena entrato, che 7 minuti dopo effettua una conclusione in girata dal limite che para Sirigu e finisce sul palo, e sulla respinta si avventa Verre che insacca da pochi passi.
All’ottantaquattresimo minuto l’Hellas completa la rimonta con Stepinski che su un passaggio filtrante di Faraoni conclude dal limite dell’aria piccola. Il Toro ha perso fondamentalmente due punti per strada, perché non puoi farti rimontare tre gol in 15 minuti, calo di concentrazione impressionante e il mister Mazzarri dovrà lavorare molto su questo aspetto. Mentre è un punto d’oro per il Verona, che agguanta il pareggio grazia all’intelligenza tattica del mister Juric, che appunto con i suoi tre cambi ha ribaltato la partita. La Juve passeggia a contro l’Udinese e vince tre a uno grazie alla doppietta di Cristiano Ronaldo, che sembra essere entrato definitivamente in forma, e grazie al gol di Bonucci, convalidato dalla goal-line-tecnology. Al 94’ arriva il gol della bandiera di Pussetto. Con questa vittoria la Juve torna in testa alla classifica a parimerito con l’Inter. Proprio quest’ultima si ferma in casa della Fiorentina. I nerazzurri passano in vantaggio grazie ad una bellissima giocata di Borja Valero su assist di Brozovic. L’Inter riesce a
trovare anche il gol del 2-0 con Lautaro Martinez, ma il gol viene annullato per fuorigioco di Lukaku, il quale aveva mandato in porta il compagno. La squadra di Conte spinge per tutta la partita creando occasioni su occasioni ma non concretizza, e cosi al 92’ minuto la Fiorentina acciuffa il pareggio con un contropiede di Vlahovic che scatta da metà campo, entra in area e batte Handanovic con un diagonale che si infila sul sette. L’Inter ha concretizzato troppo poco per quello che ha creato e cosi si è fatta raggiungere dalla Juventus, e la Fiorentina è stata brava a non mollare mai. I cugini rossoneri del Milan non vanno oltre lo 0-0 contro il Sassuolo in casa in occasione de 120 anni di storia del club. In realtà c’è stata una rete del solito Theo Hernandez, ma e stata annullata per un precedente tocco di mano di Kessié. Il sassuolo ha fatto veramente poco, l’unico ha fare un’ottima partita e stato Pegolo, il portiere che è riuscito a tenere la porta inviolate con molte importanti parate. Il Milan cosi ferma la sua serie vincente di due partite consecutive, mentre il sassuolo si accontenta del pareggio che comunque si tiene lontani dalla zona retrocessione.
Passiamo alle romane e partiamo dalla Roma.
I giallorossi passano in svantaggio con la Spal per un rigore al 44’ minuto, dopo un primo tempo noioso, calciato da Petagna, che sale a quota 5 gol in campionato. Nel secondo tempo la Roma entra in campo con uno spirito diverso, infatti al 53’ su un tiro-cross di Pellegrini arriva la deviazione decisiva di Tomovic che fa finire la palla alle spalle di Berisha. Al 66’ arriva il gol del 2-1 con un rigore calciato da Diego Perotti che è infallibile dagli undici metri. Infine al minuto 83 Mkhitaryan trova il gol che chiude la partita su assist di Florenzi, che lo mette da solo davanti alla porta e chiude la partita. La Roma in questo modo mantiene il quarto posto, mentre la Spal rimane ultima a 9 punti, e a questo punto c’è il rischio esonero per Leonardo Semplici.
Le aquile della Lazio non si fermano più e conquistano l’ottava vittoria consecutiva contro il Cagliari per 2-1 al 98’. I sardi passano in vantaggio all’ottavo minuto con Giovanni Simeone che sulla rimessa laterale battuta da Joao Pedro anticipa Radu e con un sinistro di prima intenzione batte Srakosha. Il Cagliari domina tutto il primo tempo sprecando molte occasioni, mentre nel secondo tempo si assiste a una partita più equilibrata, che la Lazio riesce a pareggiare grazie ai sette minuti di recupero un po’ eccesivi, perché non ci sono stai gravi infortuni o interventi Var, con Luis Alberto al 93’ su un cross di Acerbi che viene deviato da Faragò e che Luis Alberto mette alle spalle di Rafael. Poi 5 minuti più tardi, a tempo scaduto, Caicedo da poco entrato raccoglie un traversone di Jony e di testa mette la palle alle spalle di Rafael. La Lazio vince ancora e si porta a -3 dall’Inter al secondo posto ed e veramente in versione “vinciamo il campionato”, mentre il Cagliar rimane al quinto posto a -3 dalla Roma, ma comunque i sogni europei dei sardi continuano.
Ultima ma non per importanza il derby della Lanterna tra Genoa e Sampdoria. Nel primo tempo non succede granché, anche se è il Genoa a tirare di più. Nel secondo tempo, vince l’allenatore dei blucerchiati Claudio Ranieri che inserisce Manolo Gabbiadini per uno spento Gaston Ramirez e dieci minuti dopo il suo
ingresso al minuto 85 Gabbiadini su un passaggio di Linetty, che ha recuperato palle su un errore di Ghiglione, da limite dell’area con un sinistro preciso insacca nell’angolino basso e regala il derby alla Samp; per la Samp si tratta di una vittoria importante che la fa uscire momentaneamente dalla zona rossa, mentre per il Genoa è una sconfitta pesante che la fa rimanere al penultimo posto a -4 proprio sui cugini blucerchiati, che dall’arrivo di Ranieri hanno effettuato un buon percorso di crescita. Invece per Grosso le cose si mettono male, che non vince da 7 partite, nelle quali 4 sconfitte e 3 pareggi, ed è a rischio
esonero.

Davide Gallo, 3BSA