Intervista a una studentessa universitaria

-Buona sera Ilaria, Lei sta studiando alla Sapienza, come si trova?

Molto bene, perché essendo un’Università molto grande incontri nuove persone e nuove idee di pensiero,quindi secondo me è molto interessante per questo motivo.

Le aule sono piene di persone, ciò nonostante i professori sono molto esaustivi quindi nel complesso mi trovo bene.

-Per quale motivo ha scelto l’Università della Sapienza e non altre?

Fin da sempre mi è piaciuta la Sapienza, proprio perché è grande e ti permette il contatto con altre persone anche di altre facoltà e per i professori che sono anche ricercatori, quindi oltre che insegnare, svolgono un lavoro didattico di ricerca.

In generale ho scelto la Sapienza per l’ambiente, i professori e la vicinanza da dove abito io.

-Qual è il tuo corso di studi?

Studio sociologia.

-Cosa l’ha portata a scegliere questo corso di studi?

Inizialmente avevo scelto psicologia dove per entrare dovevi passare un test d’ingresso a numero chiuso.

Quindi ho superato il test ma non sono rientrata nel numero previsto ed ho pensato di fare un anno di sociologia e l’anno successivo passare a psicologia.

A distanza di un anno poi, ho deciso di rimanere in questo corso di studi che trovo interessante e che ti fa vedere proprio la società sotto un altro punto di vista.

-Hai mai avuto dubbi riguardo la scelta intrapresa?

Agli inizi si, proprio perché volevo fare psicologia.

Con l’inizio dei corsi, incontrando i professori che mi hanno fatto capire l’importanza e la bellezza di questa materia non ho in seguito, mai avuto ripensamenti a riguardo.

-Ricordi il tuo primo esame?

Si,me lo ricordo.

Ero molto in ansia, però è andato molto bene.

Era un esame orale ed ero quindi solo io di fronte ai professori.

La cosa che mi metteva ansia non era solo quella di relazionarmi ad un esperto con un linguaggio corretto su argomenti difficili ma anche tutte le altre persone che mi ascoltavano durante l’esposizione.

-Che specializzazione pensi di intraprendere in futuro?

Ancora non so perché con sociologia si può entrare ad esempio come aiuto per le risorse umane ma si può anche fare ricerca.

Io sono molto più incline alla ricerca e mi piacerebbe diventare una ricercatrice ma ad oggi, come lavoro, non saprei cosa ho intenzione di fare.

-Ritieni che questo corso di studi la preparerà per il mondo lavorativo?

Si perché sto frequentando un corso di studi a tutto tondo ed infatti non mi interesso solo di sociologia, ma anche di economia, statistica, diritto ed altro ancora, preparandoti ad immetterti nel mondo lavorativo con in più, un aspetto umano.

-Credi che i ragazzi di oggi abbiano ancora fiducia nell’Università italiana dal momento che c’è un esodo di essi ad Università straniere?

Ni. Penso che l’Università italiana sia una delle migliori, ma non lo dico solo perché ne frequento una ma perché ho sentito le diverse esperienze di altri studenti all’estero.

Io credo che molti giovani d’oggi vadano nelle Università estere, solo perché le vedono molto più organizzate anche se la preparazione che ti da un’Università italiana è completa ed anche perché te la devi cavare da solo, soprattutto alla Sapienza dove siamo molti.

-Vorresti provare l’esperienza dell’Erasmus?

Si, ho intenzione di partire a settembre di quest’anno al mio terzo anno di Università e fare almeno sei mesi all’estero.

Reputo possa essere un’esperienza molto importante prima di tutto perché ti forma ma anche per provare un’Università estera e per imparare una nuova lingua. Credo, indipendentemente dalla formazione, che la conoscenza di almeno una lingua straniera ti possa facilitare ed agevolare in futuro nel ricercare lavoro, non solo in Italia ma anche all’estero.

Quindi si, vorrei provare questa esperienza che trovo culturalmente interessante.

Miriam Giulioli