Mi hai chiamato col tuo nome, ora “cercami”

Elio e Oliver, i due protagonisti del romanzo (e del film) “Chiamami col tuo nome”, sono tornati, pronti nuovamente a coinvolgerci ed emozionarci con un nuovo libro, “Cercami”

di Marta Venanzi

Il 29 ottobre scorso è stato pubblicato dalla casa editrice Guanda il seguito del celebre libro del 2007 “Chiamami col tuo nome”, da cui fu poi prodotta, nel 2017, la pellicola cinematografica dedicata, diretta da Luca Guadagnino. “11 anni dopo” dice André Aciman “ce l’ho fatta”. Dalle bocche dei lettori emergono le stesse parole: Sono tornati

Ebbene sì, i due giovani protagonisti di Chiamami col tuo nome, Elio e Oliver, hanno saputo riempire gli animi del pubblico, coinvolgendo in particolare i giovani sul piano emotivo. Eppure, è bene dire che l’amato scrittore, nel romanzo, abbia voluto sperimentare un altro aspetto della vita del giovane Elio collegandola, con estrema maestria, a un inaspettato e sconvolgente incontro del padre, Sami

Incominciamo dal principio: quest’ultimo è seduto, pensieroso e impaziente, su una delle tante poltrone di un vagone del treno. È diretto a Roma: suo figlio Elio, ormai cresciuto e divenuto pianista di fama internazionale, lo incontrerà proprio nella città eterna. Non vede l’ora di poterlo di nuovo vedere dinnanzi a sé

Splendida, irraggiungibile e sola, una ragazza coetanea del figlio decide di sistemarsi accanto a lui. Sami sente l’impulso, quasi il bisogno spirituale, di rivolgerle la parola. Il suo “Perché quell’aria cupa?” è il principio del cambiamento

Da lì in poi, attraverso studi interiori e confessioni, i due personaggi saranno irrimediabilmente legati. La loro connessione, talvolta dovuta alla comprensione e persino al ritrovare o addirittura al conoscere loro stessi attraverso l’altro – concetto che, in Chiamami col tuo nome, Aciman aveva già trattato, considerandolo quasi come l’unica espressione dell’amore autentico – porterà i due personaggi a subire una metamorfosi sul piano teorico quanto pratico e potrà anche essere perfettamente collegato alle sensazioni di Elio che, nonostante i quindici anni che lo hanno separato dall’americano Oliver, è completamente impossibilitato a dimenticare il nitido, presente e insistente suo ricordo

Nel romanzo, il dialogo diretto viene affiancato a quello metafisico, le menti dei due ragazzi sono connesse e parlano, si confrontano, si consigliano e si desiderano

La ricerca nella psicologia dei personaggi è certamente il punto fondamentale sul quale Aciman si focalizza, la differenza tra ciò che l’individuo brama e ciò che ottiene passa dall’essere estrema all’essere minima, ed è forse questo l’unico dettaglio che separa Elio e Sami

Elio è in una situazione di appagamento immaginario e indispensabile. Sami, al contrario, percepisce di essere finalmente consapevole del suo essere e dell’io che, nella sua lunga vita, ha trascurato. È pronto a riappropriarsene