I GIOVANI CHE VORREMMO ESSERE

“Conosci te stesso” è l’oracolo di Delfi su cui Socrate fonda la sua convinzione.Infatti Socrate dice che per trovare la verità bisogna cercare prima dentro se stessi.A differenza di altri filosofi lui non si vanta della sua conoscenza, anzi, ammette di non sapere.Al giorno d’oggi trovare persone del tutto oneste è difficile; la presunzione è un male che possiede la maggior parte della gente, chi più, chi meno, ormai non ce ne si rende più conto, ci si vanta di cose spesso non vere per far colpo sugli altri, per essere ammirati, non rendendoci conto delle cose di cui possiamo veramente vantarci solo perché non è un pregio comune a più persone.Socrate aveva un metodo tutto suo per cercare la verità: il dialogo.Colui che sa di non sapere è nelle condizioni di cercare e trovare delle verità assolute, dice Socrate. Per essere in tale condizione bisogna mettere in discussione le proprie certezze.Uno dei motivi per cui Socrate fu condannato era l’accusa di corruzione verso i giovani, con i quali dialogava.Il suo vero lavoro, come lui sosteneva, era la maieutica, come per la levatrice era far nascere i bambini,  lui si occupava di far partorire le menti rivelando delle verità semplici ed ignote.Così come i giovani nel passato erano attratti da Socrate, oggi i ragazzi vengono attratti dalla persona famosa con più di 1 milione di follower. L’adolescenza è l’età dei miti, ovvero la fase della vita in cui sono fondamentali i modelli di riferimento ai quali ispirarsi: non c’è giovane che non abbia avuto ideali o che non abbia mai detto o pensato “vorrei essere come lui/lei”.Nel passato questi miti erano personaggi eroici che narravano di gesta impossibili in cui servivano coraggio, lealtà, senso dell’avventura e dell’onore; era un personaggio nobile di animo.Possiamo parlare anche di cavalieri come Re Artù, Lancillotto o Parsifal, mossi da valori eterni ed universali.Anche Robin Hood insieme ai suoi amici hanno infiammato i giovani portando in luce il valore del gruppo, dell’amicizia, della solidarietà e della condivisione.Negli ultimi 100 anni i miti sono cambiati , per via dei mezzi di informazione, del cinema e della televisione.Negli anni ‘30 e ‘40 nasce l’attore e i giovani non vogliono accontentarsi di una vita semplice ordinaria; negli anni ‘50 e ‘60 inizia l’era delle rockstar. Negli ultimi anni è nato e si è affermato il mestiere di “influencer”,   persone che condividono con tutti la propria vita e i propri successi.I ragazzi passano ore ed ore a guardare le “stories” e ad immaginare il loro futuro pieno di avventure.A volte si parla di persone che riescono a dare insegnamenti giusti ma certi messaggi, giusti o sbagliati, vengono interpretati in modo sbagliato.Ci sono ragazzi che vivono nell’incertezza, nella negatività, ma che provano ad essere qualcuno diventando, o comunque provando a diventare, quella persona solo perché essa conosciuta e apprezzata, mettendo da parte la persona che vorremmo e potremmo essere.I giovani erano attratti da Socrate perché cercavano la verità di tutte le cose, chissà se oggi il suo metodo potrebbe essere d’aiuto ai giovani che oggi vivono in un mondo corrotto dalla tecnologia.

Giada Fargione  classe 3 A