L’antisemitismo fa davvero parte solo del passato?

 Di Flavia Paladino

Può sembrare incredibile, anacronistico, antidemocratico, ma il 12 febbraio 2020, a Pomezia, a 75 anni circa dalla fine di quello che può essere considerato il più grande genocidio della storia del genere umano, sono apparse scritte antisemite inneggianti al fascismo. E non in un luogo qualunque, ma davanti a due scuole, una delle quali adibita ad ospitare  Gabriele Sonnino, testimone diretto della Shoah che aveva parlato ai ragazzi dell’Ipsia di largo Brodolini. Un gesto intollerabile per la sua gravità e per il fatto che rappresenta l’ennesimo campanello d’allarme e l’ennesimo palesarsi dei sentimenti di odio razziale e intolleranza dilaganti in maniera crescente nel nostro Paese, coadiuvati dall’azione e dalla propaganda di alcune fazioni politiche che ne fanno la colonna portante della loro campagna elettorale. Ne è l’emblema la mancanza di rispetto nei confronti della senatrice a vita Liliana Segre, che ha subito minacce di morte.