Intervista a una guardia giurata

Di Cristina Maria Luca

In cosa consiste il lavoro di una guardia particolare giurata, e perché è definita in tale modo?
Il lavoro di guardia particolare giurata consiste nella prevenzione di crimini attraverso un nucleo operativo che da diverse disposizioni per le varie utenze alle proprie g.p.g, siamo così definiti perché aventi un autorizzazione prefettizia da parte della polizia di stato, che autorizza ogni g.p.g ad avere un arma per scopo di difesa personale, attraverso un giuramento davanti al prefetto a rispettare ogni singola legge della Repubblica italiana.
In termini di concretezza, cosa fa una g.p.g?
Una g.p.g ha diversi tipi di servizi, che vanno dal trasporto valori, piantonamenti, passando per la ronda notturna, arrivando anche a tipi di servizi più complessi come l’anti terrorismo attraverso collaborazioni con artificieri e cinofili delle forze del italiane.

Come funziona per quanto riguarda il porto d’armi?
A differenza di chi ha un porto d armi ad uso sportivo, Noi siamo autorizzati a portare un arma con noi, carica e volendo anche con colpo in canna, ovunque, tranne in alcuni specifici posti come teatri, manifestazioni o allo stadio.
Cosa differenzia una guardia giurata dalle forze dell’ordine?
La differenza principale è il tipo di lavoro, molto meno complesso rispetto al lavoro della polizia, noi non siamo pubblici ufficiali, ma incaricati di pubblico servizio, quindi essendo privati non abbiamo i poteri delle forze dell’ordine come ad esempio la coercizione fisica, o l’identificazione di persone, tuttavia come privati cittadini abbiamo obbligo di denunciare tutti quei reati che sono perseguibili d’ufficio, possiamo eseguire degli arresti in flagranza di reato, ovvero bloccare temporaneamente un soggetto poco collaborativo in attesa delle forze dell’ordine, tuttavia il nostro grado in quell’intervallo di tempo diventa di pubblico ufficiale e diventando così al pari di un carabiniere, fino all’arrivo dello stesso.
Come vi comportate nel caso foste aggrediti da uno o più individui?
Dipende dall’entità dell’aggressione, la maggior parte delle volte si finisce con una colluttazione fisica, ma nei casi più gravi, come estremo arazio, siamo autorizzati ad usare l’arma di ordinanza, ma per far sì che ciò accada ci deve essere la concretezza di pericolo di morte, ovvero, solo nel caso in cui siamo sicuri al 100% che stiamo per essere uccisi o feriti mortalmente possiamo sparare, tuttavia anche avendo ragione, questa ragione va dimostrata davanti ad un giudice, quindi in un modo o nell’altro si finisce in un processo con l’accusa di eccesso colposo di legittima difesa, poi starà al giudice la decisione di assolverci o meno.
Quali sono i luoghi in cui operate?
Operiamo in qualsiasi tipo di luogo, case, metropolitane, negozi, bar ecc..
Che impatto ha sulla vita privata questo tipo di lavoro?
Sicuramente un forte impatto, abbiamo la responsabilità di un arma, un oggetto fatale, perciò siamo obbligati ad essere sempre sobri, non si può fare uso di alcool, soprattutto di droghe, quindi assumiamo uno stile di vita molto duro, per via della responsabilità che l’arma ci comporta, dobbiamo abituarci a dormire di giorno, con la conseguenza che la vita sociale diminuisce e non di poco, dobbiamo fare periodicamente visite psicologiche per assicurarci di non avere alterazioni psichiche che comporterebbero il ritiro del porto d’armi, tuttavia in questo paese tutto funziona male, spesso queste visite non vengono fatte, e si sentono spesso fatti di cronaca in cui guardie giurate impazzite uccidono mogli per poi suicidarsi, perciò sta a noi rimanere lucidi, sempre e comunque, perché la nostra è una grande responsabilità.