VALERIA SEI UN MITO

Valeria Cagnina,alessandrina, 18 anni, è stata selezionata fra i cento under 30 che cambieranno l’Italia e che stanno già innovando nel nostro Paese, ognuno nel settore in cui opera.Lo dice la rivista Forbes Italia.

Valeria. ha entusiasmato tutti noi intervenendo in video dagli Stati Uniti q gennaio 2019, all’evento “Genova Lanterna di positività”, organizzato al Gaslini da Tonino Esposito di Bright Side e dal nostro prof. Braggion.Abbiamo deciso perciò di approfondire la sua conoscenza, documentandoci sul web. Tra le nostre fonti la rivista Millionaire e i siti di Wired e idearobotica.itt .

Scorrendo le pagine web, abbiamo appreso tra l’altro che Valeria è molto determinata, e di questo c’eravamo accorti vedendola al Gaslini, e che, oltre alla passione per la tecnologia, ha quella per la ginnastica ritmica, che pratica da diversi anni, per la pittura, gli origami, i viaggi e l’animazione in oratorio. Si è appassionata alla robotica all’inizio delle medie, seguendo un evento dedicato al coding, cioè alla programmazione per ragazzi, un CoderDojo. La affascinò quel giorno una pianta digitale capace di interagire con l’ambiente circostante. Assecondando la sua passione, i genitori le hanno comprato un kit Arduino, con il quale, con qualche dritta da YouTube, ha costruito il suo primo robot. Da allora, Valeria ha approfondito le sue conoscenze e partecipato a eventi e gare, venendo spesso premiata.

A soli 13 anni, ad esempio, è stata inserita tra i 100 Digital Champions Italiani, a 14 ha ricevuto l’invito al TEDxMilanoWomen e alla Maker Faire di Roma. Nella capitale conosce Leonardo Falanga, 17 anni, maker di Nocera Inferiore, con il quale decide di partecipare alla RomeCup 2016. “Eravamo a 800 chilometri di distanza- dice nell’intervista a Millionaire- Per costruire il nostro robot, abbiamo lavorato su Skype. Giorno e notte. Il robot poteva andare in giro, rilevare le fonti di gas, suono e luce.” Il risultato era stato fantastico, Valeria e Leonardo erano arrivati alla finale in Campidoglio. Ma la svolta c’è l’anno dopo. A 15 anni, all’inizio del 2016,la giovane alessandrina va in visita con i genitori al Mit di Boston. Lì un professore, apprezzando il suo talento, le propone di diventare Senior Tester per il progetto Duckietown, una città delle papere, nella quale i robot devono evitare gli ostacoli e rispettare i segnali stradali. Valeria in un’intervista rilasciata a Wired dice di aver scoperto allora, girando tra i vari laboratori, che “l’educazione può essere divertente, che si può imparare divertendosi e non solo stando dietro i banchi di scuola come si fa di solito in Italia”. Sempre a Boston, superati i colloqui, Valeria viene selezionata per un summer camp, il LeanGap, in cui 40 ragazzi provenienti da tutto il mondo imparano a creare una startup.  A soli 16 anni , apre da sola la sua scuola di robotica, di cui entrerà a far parte in seguito, come socio, Francesco Baldassarre. Essa offre corsi di coding e robotica che spaziano dalla materna alle superiori, ci sono poi il team Building, con corsi di formazione e conferenze per le aziende e quelli per docenti. Come ricorda Eleonora Crisafulli su Millionaire attualmente Valeria frequenta un programma di mentorship alla TAG Innovation School, mentre a  ottobre 2019,  come scrive Wired, è stata ospite al Connected Manufacturing Forum, evento sui trend dell’indust                                                  Secondo Valeria, niente è impossibile, per farcela nella vita servono determinazione, impegno, curiosità, qualità che a lei non mancano di certo!

Tratto da Sturlanews2019