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SALEMI – Emergenza COVID-19: vengono sospese le attività didattiche in tutta Italia

A causa dell’emergenza COVID-19 in data 4 marzo, è stato emanato il decreto, da parte del Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte,  che ha previsto la chiusura, in via precauzionale, delle scuole e delle Università in tutto il territorio nazionale per un periodo che va dal 5 fino al 15 marzo. Tale provvedimento è una delle misure adottate dal governo per far fronte all’emergenza coronavirus che sta affliggendo l’intera umanità.

Con effetto immediato tutte le autorità istituzionali del territorio di Salemi e paesi limitrofi si sono attivati per rendere esecutivo il provvedimento.

Il Dirigente Scolastico dell’’ Istituto Comprensivo Giuseppe Garibaldi  – Paolo II di Salemi, attraverso la circolare n.283 ha comunicato la sospensione delle attività didattiche dal 5 al 15 marzo come da DPCM.

Vengono sospesi, inoltre i viaggi d’istruzione, le iniziative di scambio culturale tra paesi europei e tutte le uscite e visite guidate programmate.

Il sindaco di Salemi Domenico Venuti, in linea con le disposizioni del governo e del Ministero della Salute, ha emanato tempestivamente un’avviso alla cittadinanza al fine di contrastare e contenere la diffusione del virus.

Il virus, scaturito nella città di Wuhan, in Cina, si è velocemente diffuso in molti Paesi tra cui, appunto, l’Italia. Il focolaio dell’epidemia, in Italia, sembra essere Codogno, in provincia di Lodi, Lombardia. Il contagio, nonostante le precauzioni già in precedenza varate dal Governo, è stato veloce ed inarrestabile, il virus è riuscito ad espandersi in vari paesi del Nord Italia e non solo, arrivando persino nei paesi del Sud.

Le precauzioni per evitare il contagio sono state chiaramente definite dal Ministero della salute: mantenere una distanza di almeno un metro dagli altri, evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute e non solo, evitare i luoghi affollati, lavare spesso le mani, non toccare occhi, naso e bocca con le mani, coprire occhi naso e bocca se si starnutisce o tossisce, non prendere farmaci antivirali o antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico, pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol, usare la mascherina  solo se si sospetta di essere malati o si assistono persone malate, contattare il numero 1500 se si ha febbre o tosse e se si è tornati dalla Cina da meno di 14 giorni.

Dieci giorni dopo l’esplosione del coronavirus in Italia, il Governo vara nuovi provvedimenti per cercare di fermare la trasmissione del COVID-19. Solo nelle “zone rosse” del contagio già da subito era stata decretata la chiusura vera e propria delle scuole. Nel resto d’Italia, invece, da domani sono sospese le attività didattiche.

Il Ministro dell’ Istruzione Lucia Azzolina ha, infatti, annunciato che la decisione è d’impatto ma si impegnerà a far sì che il servizio pubblico essenziale possa essere fornito anche a distanza.  Conte ha aggiunto: “Abbiamo preso questa decisione dopo aver consultato il prof. Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di Sanità, lasciando valutare agli esperti come si sta evolvendo la diffusione del virus”.

La commissione scientifica aveva già consigliato la chiusura degli eventi sportivi in tutto il Paese, e il ministero della salute Roberto Speranza, non aveva fatto mistero di essere favorevole alla chiusura. E’ escluso, per il momento, da parte della Ministra dell’ Istruzione, il prolungamento dell’anno scolastico; la ministra, inoltre, ha decretato la validità dell’anno scolastico anche in deroga ai 200 giorni minimi di lezione stabiliti per legge. Insegnanti, segretari e bidelli riceveranno comunque lo stipendio garantito dal contratto nazionale.

Dalla redazione Garibaldi-News

Vittoria Maria Castelli  3 B

Simona Caradonna 3 D

Selezione immagini: Cuddemi Alessandro