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Arte: la condizione umana ne ‘L’Angelo caduto’ di Alexander Cabanel

Nella mia vita l’arte ha molta importanza, perché in essa trovo stati d’animo ed emozioni che, spesso, mi rappresentano.
Secondo me, l’arte ci rende meno soli. Spesso il mondo ci impone di essere felicii, ma sotto c’è una tristezza che non possiamo manifestare. L’arte può ricordarci che il dolore è normale. L’arte può essere triste con noi e per noi. Alcuni dei più grandi capolavori mondiali hanno la capacità di rendere visibile a tutti il nostro dolore. I quadri tristi non devono per forza renderci tristi. Al contrario, possono regalarci la consapevolezza che il dolore fa parte della vita di ogni essere vivente.
L’arte combatte la felicità forzata della società. Esiste per ricordarci che ogni vita comprende dolore, tristezza, solitudine e angoscia. È il caso, per esempio, di una delle mie opere preferite: “L’angelo caduto” di Alexander Cabanel (1847).  In quest’opera l’artista esprime perfettamente i sentimenti umani. Cabanel ha reso gli occhi de “L’angelo caduto” i veri protagonisti dell’opera, che sembrano voler esprimere tutto ciò che c’è da sapere. Sono pieni di ira e collera, ma allo stesso tempo di dolore e sofferenza. Uno sguardo che rende l’angelo molto più umano.
In sostanza, secondo me, l’arte è molto importante perché è il miglior modo per esprimere i
sentimenti umani.

Ludovica Spina, 3 BL.