Pensa, proponi, partecipa: scrivi il futuro a scuola!

Partecipazione e collaborazione da parte di tutti sono fondamentali, ma come cercare di prendere le decisioni più opportune per affrontare al meglio il cambiamento?

La scuola si fonda sulla collaborazione da parte di chi la frequenta, che siano studenti, personale o docenti. Purtroppo, l’impegno di tutte queste componenti spesso si rivela insufficiente di fronte ai limiti, come quelli economici, che di certo non agevolano il cambiamento e il progresso. Tuttavia, la determinazione e la voglia di fare rappresentano due aspetti fondamentali all’interno della scuola.

L’esperienza scolastica mette tutti alla prova, e fa emergere l’intraprendenza di chi la vive, punto essenziale da discutere quando si parla di scuola. Il saper prendere l’iniziativa è sicuramente una qualità insita nella personalità di ognuno, ma spesso avere un obiettivo non è indice di una forte determinazione nel perseguire un ideale, tanto meno nel cambiare le cose. I veri cambiamenti, infatti, non si hanno da un giorno all’altro, tanto più il passaggio da “cambiamento” ad “abitudine” è un processo lungo, che talvolta comporta dei sacrifici. Tuttavia, convincersi che tutto vada bene così com’è pur di non mettersi in gioco è il primo passo verso passività e pigrizia mentale, e può portare ad un completo stravolgimento della propria visione della realtà.

In ambito scolastico per realizzare un cambiamento bisogna innanzitutto avere il coraggio di avanzare proposte, di prendere decisioni, ma c’è un modo giusto per prendere decisioni collettive? Sicuramente modificare, tanto più se radicalmente, una struttura o una modalità di lavoro alle quali si è abituati da anni, comporta grandi responsabilità, per cui occuparsene non può e non deve essere compito di una figura singola o di un gruppo limitato di persone. Quando si prende una decisione bisogna riflettere in primo luogo sul motivo per cui si sente il bisogno di cambiamento, ma soprattutto su quali potrebbero essere gli effetti di quest’ultimo e su chi si ripercuoteranno le sue conseguenze. Coloro ai quali in prima persona è “diretta” la questione discussa dovrebbero essere i primi a prendere l’iniziativa di avanzare e valutare proposte, e dovrebbero sicuramente partecipare, per quanto possibile, ad un primo confronto verso una decisione ufficiale e comune.

In un ambiente come la scuola, le decisioni non possono naturalmente essere prese esclusivamente dagli studenti, ma neanche solo dai docenti. Soprattutto se si avverte una mancanza di apertura verso il cambiamento potrebbe essere difficile mettere d’accordo tutti, ma non è neanche questo il principale scopo di una decisione che si possa definire giusta.

Come abbiamo imparato e stiamo imparando dalla situazione in cui ci troviamo a causa del Covid-19, le scelte che facciamo molte volte hanno effetto a lungo termine, e al tempo stesso una decisione non comporta un immediato cambiamento o miglioramento. In un ambiente così ricco come la scuola, si dovrebbe avere il coraggio di ammettere i propri errori, e al tempo stesso evitare di agire con superficialità. Le cose possono cambiare da un momento all’altro e se nell’ambiente scolastico, formato dagli studenti, dagli insegnanti e anche dai genitori, dovesse risultare inadeguata una iniziativa avanzata precedentemente, non ci si dovrebbe pensare due volte a cambiarla. In questo modo, anzi, si dimostrerebbe anche un significativo interesse nel migliorare il futuro, non solo il presente.

I più esperti, come i docenti, tramite la scuola stessa hanno la possibilità di offrire agli studenti i mezzi per sviluppare un pensiero critico, e di conseguenza i ragazzi dovrebbero avere il diritto-dovere di partecipare a molte delle decisioni che li riguardano, per quanto possibile.

Si dovrebbe avere sempre fame di cambiamento, di evoluzione, e non solo tecnologica. Bisogna concentrarsi sul fatto che rendere un ambiente come la scuola un luogo sereno finalizzato alla crescita personale sotto tutti gli aspetti è talmente importante che per conseguire questo obiettivo bisogna anche accettare la possibilità di prendere decisioni sbagliate, e allo stesso tempo avere il coraggio di fare un passo indietro. Con coraggio e lungimiranza anche un errore può essere una risorsa e ciò che bisogna fare insieme, soprattutto a scuola, è cercare di discutere in ogni circostanza, e non solo quando si presentano dei problemi, perché il confronto non può che far aprire gli occhi alle persone e insegnare a migliorare se stessi e gli altri.

a cura di Fabiana Galluzzo 3N Classico 2.0 – liceo G.B. Vico Napoli